mercoledì 30 dicembre 2009

BETTINO CRAXI, niente revisionismi .... ecco chi era e quanto ha rubato


Con la riabilitazione di Craxi stiamo raggiungendo un tale livello di bassezza culturale e storica da non guardarsi più allo specchio.
Loro (i berluscones) fanno affidamento (spesso a ragion veduta) sul rincoglionimento che anni di tv mediaset, e non solo, ci hanno provocato, con i Fede, i Vespa e gli ultimi arrivi Marcuzzi, D'Urso, Signorini e Sallusti, veri e propri professionisti del "nulla televisivo".
Comunque uno dei peggiori fenomeni dell'impero berlusconiano è Antonio Ricci, coi suoi programmi campioni di ascolti, con striscia la notizia sempre all'avanguardia contro maghi, truffatori e falsari di banconote, col suo essere sempre contro agli sprechi, riscuoteva molti consensi .... peccato che in tutti questi anni si sia scordato di mandare i suoi inviati a colui che più di tutti non rispetta la Legge ...... perchè è anche il suo datore di lavoro, oppure avete presente gli esilaranti fuori onda di Fede? sembrano un attacco ma in realtà lo rendono quasi simpatico, evitando con estrema cura di menzionare il fatto che rete4 sia da anni rete abusiva ai danni di Europa7 con sentenza della Corte Europea.
Anch'io, prima di avere internet, sono stato spesso, negli anni scorsi, a guardare la truffa di Vanna Marchi e i balletti delle veline ignaro che tutto ciò serviva solo per spostare l'attenzione dai problemi giudiziari di Berlusconi e Dell'Utri, anche se non votavo FI, non immaginavo nemmeno minimamente il marcio che nascondevano.
Come dice Piero Ricca "la memoria ci renderà liberi", Craxi è scappato dalla giustizia, colpevole e latitante; ora mi chiedo solo se Berlusconi seguirà le sue tracce quando non riuscirà più ad evitare i tribunali.

Di seguito l'articolo di Travaglio tratto dal Fatto Quotidiano:

"Al momento della morte, nel gennaio del 2000, Bettino Craxi era stato condannato in via definitiva a 10 anni per corruzione e finanziamento illecito (5 anni e 6 mesi per le tangenti Eni-Sai; 4 anni e 6 mesi per quelle della Metropolitana milanese). Altri processi furono estinti "per morte del reo": quelli in cui aveva collezionato tre condanne in appello a 3 anni per la maxitangente Enimont (finanziamento illecito), a 5 anni e 5 mesi per le tangenti Enel (corruzione), a 5 anni e 9 mesi per il conto Protezione (bancarotta fraudolenta Banco Ambrosiano); una condanna in primo grado prescritta in appello per All Iberian; tre rinvii a giudizio per la mega-evasione fiscale sulle tangenti, per le mazzette della Milano-Serravalle e della cooperazione col Terzo Mondo.

Nella caccia al tesoro, anzi ai tesori di Craxi sparsi per il mondo tra Svizzera, Liechtenstein, Caraibi ed Estremo Oriente, il pool Mani Pulite ha accertato introiti per almeno 150 miliardi di lire, movimentati e gestiti da vari prestanome: Giallombardo, Tradati, Raggio, Vallado, Larini e il duo Gianfranco Troielli & Agostino Ruju (protagonisti di un tourbillon di conti e operazioni fra Hong Kong e Bahamas, tuttora avvolti nel mistero per le mancate risposte alle rogatorie).

Finanziamenti per il Psi? No, Craxi rubava soprattutto per sé e i suoi cari. Principalmente su quattro conti personali: quello intestato alla società panamense Constellation Financière presso la banca Sbs di Lugano; il Northern Holding 7105 presso la Claridien Bank di Ginevra; quello intestato a un’altra panamense, la International Gold Coast, presso l’American Express di Ginevra; e quello aperto a Lugano a nome della fondazione Arano di Vaduz.

"Craxi – si legge nella sentenza All Iberian confermata in Cassazione - è incontrovertibilmente responsabile come ideatore e promotore dell’apertura dei conti destinati alla raccolta delle somme versategli a titolo di illecito finanziamento quale deputato e segretario esponente del Psi. La gestione di tali conti…non confluiva in quella amministrativa ordinaria del Psi, ma veniva trattata separatamente dall’imputato tramite suoi fiduciari… Significativamente Craxi non mise a disposizione del partito questi conti".

Su Constellation Financiere e Northern Holding - conti gestiti dal suo compagno di scuola Giorgio Tradati - riceve nel 1991-‘92 la maxitangente da 21 miliardi versata da Berlusconi dopo la legge Mammì. Sul Northern Holding incassa almeno 35 miliardi da aziende pubbliche, come Ansaldo e Italimpianti, e private, come Calcestruzzi e Techint.

Nel 1998 la Cassazione dispone il sequestro conservativo dei beni di Craxi per 54 miliardi. Ma nel frattempo sono spariti. Secondo i laudatores, Craxi fu condannato in base al teorema "non poteva non sapere". Ma nessuna condanna definitiva cita mai quell’espressione. Anzi la Corte d’appello di Milano scrive nella sentenza All Iberian poi divenuta definitiva: "Non ha alcun fondamento la linea difensiva incentrata sul presunto addebito a Craxi di responsabilità di ‘posizione’ per fatti da altri commessi, risultando dalle dichiarazioni di Tradati che egli si informava sempre dettagliatamente dello stato dei conti esteri e dei movimenti sugli stessi compiuti".

Tutto era cominciato "nei primi anni 80" quando – racconta Tradati a Di Pietro – "Bettino mi pregò di aprirgli un conto in Svizzera. Io lo feci, alla Sbs di Chiasso, intestandolo a una società panamense (Constellation Financière, ndr). Funzionava cosí: la prova della proprietà consisteva in una azione al portatore, che consegnai a Bettino. Io restavo il procuratore del conto". Su cui cominciano ad arrivare "somme consistenti": nel 1986 ammontano già a 15 miliardi. Poi il deposito si sdoppia e nasce il conto International Gold Coast, affiancato dal conto di transito Northern Holding, messo a disposizione dal funzionario dell’American Express, Hugo Cimenti, per rendere meno identificabili i versamenti. Anche lí confluiscono ben presto 15 miliardi.

Come distinguere i versamenti per Cimenti da quelli per Tradati, cioè per Craxi? "Per i nostri – risponde Tradati – si usava il riferimento ‘Grain’. Che vuol dire grano". Poi esplode Tangentopoli. "Il 10 febbraio ‘93 Bettino mi chiese di far sparire il denaro da quei conti, per evitare che fossero scoperti dai giudici di Mani pulite. Ma io rifiutai e fu incaricato qualcun altro (Raggio, ndr): so che hanno comperato anche 15 chili di lingotti d’oro…I soldi non finirono al partito, a parte 2 miliardi per pagare gli stipendi". Raggio va in Svizzera, spazzola il bottino di Bettino e fugge in Messico con 40 miliardi e la contessa Vacca Agusta. I soldi finiscono su depositi cifrati alle Bahamas, alle Cayman e a Panama.

Che uso faceva Craxi dei fondi esteri? "Craxi – riepilogano i giudici – dispose prelievi sia a fini di investimento immobiliare (l’acquisto di un appartamento a New York), sia per versare alla stazione televisiva Roma Cine Tv (di cui era direttrice generale Anja Pieroni, legata a Craxi da rapporti sentimentali) un contributo mensile di 100 milioni di lire. Lo stesso Craxi, poi, dispose l’acquisto di una casa e di un albergo (l’Ivanhoe) a Roma, intestati alla Pieroni". Alla quale faceva pure pagare "la servitú, l’autista e la segretaria". Alla tv della Pieroni arrivarono poi 1 miliardo da Giallombardo e 3 da Raggio. Craxi lo diceva sempre, a Tradati: "Diversificare gli investimenti".

Tradati eseguiva: "Due operazioni immobiliari a Milano, una a Madonna di Campiglio, una a La Thuile". Bettino regalò una villa e un prestito di 500 milioni per il fratello Antonio (seguace del guru Sai Baba). E il Psi, finito in bolletta per esaurimento dei canali di finanziamento occulto? "Raggio ha manifestato stupore per il fatto che, dopo la sua cessazione dalla carica di segretario del Psi, Craxi si sia astenuto dal consegnare al suo successore i fondi contenuti nei conti esteri". Anche Raggio vuota il sacco e confessa di avere speso 15 miliardi del tesoro craxiano per le spese della sua sontuosa latitanza in Messico. E il resto? Lo restituì a Bettino, oltre ad acquistargli un aereo privato Sitation da 1,5 milioni di dollari e a disporre – scrivono i giudici – "bonifici specificatamente ordinati da Craxi, tutti in favore di banche elvetiche, tranne che per i seguenti accrediti: 100.000 dollari al finanziere arabo Zuhair Al Katheeb" e 80 milioni di lire(«$ 40.000/s. Fr. 50.000 Bank of Kuwait Lnd») per "un’abitazione affittata dal figlio di Craxi (Bobo, ndr) in Costa Azzurra", a Saint-Tropez, "per sottrarlo - spiega Raggio - al clima poco favorevole creatosi a Milano". Anche Bobo, a suo modo, esule.

Quando i difensori di Craxi ricorrono davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, nella speranza di ribaltare la condanna Mm, vengono respinti con perdite. "Non è possibile – scrivono i giudici di Strasburgo il 31 ottobre 2001 – pensare che i rappresentanti della Procura abbiano abusato dei loro poteri". Anzi, l’iter dibattimentale "seguí i canoni del giusto processo" e le proteste dell’imputato sulla parzialità dei giudici “non si fondano su nessun elemento concreto… Va ricordato che il ricorrente è stato condannato per corruzione e non per le sue idee politiche".


Marco Travaglio

lunedì 28 dicembre 2009

giovedì 24 dicembre 2009

MAIL A SALVATORE BORSELLINO


Ieri ho voluto dedicare un pensiero a mio padre, da poco scomparso, e a Salvatore Borsellino (foto sopra scattata da me a Giulianova), per ciò che rappresenta e per l'opera di informazione che fa da tempo, girando l'Italia, facendo convegni, incontri e manifestazioni. Oltre al fatto di essere fratello di Paolo, ucciso nel 1992 sotto lo spettro della trattativa stato/mafia, è una persona degna di infinita stima, è uno che, quando parla, si rivolge alla tua coscienza, alla tua anima, e non puoi restare indifferente.
Pubblico di seguito la mail che gli ho mandato con la relativa risposta, che la redazione del sito 19 luglio 1992 ha poi deciso di pubblicare, rendendomi oltremodo orgoglioso:

la mia mail:
"Carissimo Salvatore,
nell'augurarle delle felici festività, voglio esprimerle la speranza che nel 2010 possano finalmente venir fuori le verità sulle stragi, nonostante l'ostruzionismo del sistema politico/mediatico/mafioso, tolte ovviamente le solite eccezioni, ne ha il diritto lei e la sua famiglia, e ne abbiamo il diritto tutti noi onesti cittadini.
Mesi fa sono venuto all'incontro con lei a Giulianova (piazza Belvedere), mi ero portato papà; con mio padre non ho mai partecipato a niente di particolare, ma quella sera ho voluto portarlo a sentire le sue verità, visto che lui si informava solo tramite TV, poi lui mi disse: "ma se le cose stanno così, possibile che nessuno fa niente? e io gli risposi che proprio lì il discorso si infrangeva: contro il conflitto di interessi di Berlusconi.
Ora mio padre non c'è più, un'emorragia cerebrale se l'è portato via molto in fretta, è morto il 25 aprile 2009, proprio mentre Berlusconi sproloquiava sul valore della liberazione e riabilitando anche la dignità di coloro che hanno combattuto dalla parte sbagliata, concetto per me assurdo ..... destino beffardo.
Il giorno del no B day non potevo venire perchè non avevo ferie disponibili, perchè la nostra fabbrica è in amministrazione straordinaria, e tempo fa ce le ha fatte consumare tutte per poter accedere alla cassa integrazione; allora il 5 dicembre ho fatto la mia donazione avis e (ovviamente non potevo sostenere la fatica di un corteo) ma con il giorno di riposo mi sono messo davanti alla diretta di rainews24, e ho assistito al suo discorso insieme alla mia compagna (conviviamo con una figlia) e ci siamo commossi, mi rivengono i brividi anche ora che sto scrivendo, e mi sono molto avvilito poi vedendo che nessun telegiornale ha avuto il coraggio di farne sentire un estratto, ci voleva proprio molto coraggio.
Ancora auguri a tutti voi, nella speranza che qualcosa stiambiando. "
Massimo Paglino

risposta della redazione:
"Ho girato la tua mail a Salvatore.
Poi vorrei dirti due parole.
Proprio stasera Massimo, pensavo a mio padre, che non ho avuto la fortuna di conoscere. Ero troppo piccolo quando è morto e ogni giorno che passa (ho 40 anni) mi manca sempre di più.
La tua mail mi ha fatto piangere. Ho “sentito” quel momento che racconti e l’ho fatto mio.
Un abbraccio
Tanti cari auguri di un buon Natale. Grazie di esserci vicini. Grazie di Resistere insieme a noi. "
Angelo
risposta di Salvatore
Caro Massimo, ti rispondo con ritardo perchè, almeno a Natale, ho voluto tenermi un po' lontano dal computer. Sapere che nonostante l'ostruzionismo dei media il messaggio di Paolo che cerco di fare arrivare a tutti riesce lo stesso ad arrivare mi fa davvero tanto piacere e mi da la forza per riuscire a proseguire su questa strada che diventa spesso impervia e difficile ma chè diventata la mia ragione di vita. Continuo a coltivare la speranza che la spessa coltre nera che oggi copre il cielo del nostro paese possa presto dissiparsi e il sole della Verità e della Giustizia possa di nuovo illuminare questo nostro disgraziato paese.
Ti abbraccio insieme alla tua compagna e a vostra figlia, con tanto affetto
Salvatore

martedì 22 dicembre 2009

AGGRESSIONE A BERLUSCONI, le teorie sulla possibile montatura

Ci sono diversi video su youtube che fanno un'analisi dell'aggressione a Berlusconi, soffermandosi su diversi particolari che non convincono.
Effettivamente anche io, riguardando la scena, ho un paio di dubbi, soprattutto riguardanti il fazzoletto che lui aveva già pronto in mano appena riceve il colpo; in secondo luogo il sangue sembra davvero troppo coagulato, troppo poco, soprattutto perchè le fonti del Premier hanno dichiarato ufficialmente che lui abbia perso molto sangue imbrattando la camicia, ed invece anche dopo che lui risale sul bordo della macchina, si vede che la camicia è linda, in una situazione normale sarebbe intrisa dagli schizzi di sangue , strano molto strano.
Strano il fatto che sul sito del Corriere ieri c'era un articolo a riguardo che però non si apriva più nella relativa pagina, ma veniva reindirizzato sulla homepage.
Comunque il fatto è che questi video sono stati visti fin'ora da più di 550.000 utenti, il "Fatto Quotidiano" lo ha segnalato nel numero di domenica scorsa, il Palazzo naturalmente tace.

Ecco qua sotto i due video più visti fra i molti esistenti (è probabile che a breve verranno rimossi dal meccanismo della censura, finchè sono attivi fatevi un'idea anche voi)


venerdì 18 dicembre 2009

DIFFERENZE


Giusta associazione di immagini dopo le incredibili accuse di Sallusti verso Di Pietro, Travaglio e Santoro di essere i mandanti morali dell'aggressione al Premier.

mercoledì 16 dicembre 2009

ANNOZERO, puntata del 17 dicembre 2009







segnalazione: guardate il video di Genchi sulle origini mafiose di Forza Italia

PIERO RICCA vs BORGHEZIO

Ricca fa a Borghezio una domandina facile facile alla quale il politico fugge perchè non può rispondere senza contraddire se stesso e tutta la storia della lega nord: "voi nel 93 dicevate sulla Padania che Berlusconi era un mafioso, ora nel 2009 perchè dite che non lo è più?"

LE CONTESTAZIONI IN PIAZZA DUOMO

Ecco i video delle contastazioni a Piazza Duomo contro Berlusconi, mi fanno veramente ribrezzo quelli che lo difendono a spada tratta, che si bevono tutte le sue balle, che guardano il tg4, il tg1 e Porta a Porta e che quando alla fine parte l'inno "meno male che Silvio c'è" rimangono lì con lo sguardo inebetito nell'adorazione del sultano che li prende per il culo da 15 anni.


martedì 15 dicembre 2009

C'E' SANGUE E SANGUE

I politici e i servi di Berlusconi non si sono affatto indignati per il labbro spaccato di questo ragazzo che manifestava una settimana fa a Roma per i suoi diritti, grazie alle manganellate degli agenti in tenuta antisommossa lui e molti altri sono stati feriti, ma nè Cicchitto, nè Sgarbi si sono inorriditi del sangue .......
..... mentre del sangue del Presidente del Consiglio si inorridiscono così tanto al punto di buttare la colpa su tutti quelli che danno loro fastidio (Santoro, Travaglio, Ricca e Di Pietro).

MARCO TRAVAGLIO, passaparola del 14 dicembre 2009

Il punto di vista di Marco sull'aggressione a Berlusconi.

domenica 13 dicembre 2009

LA FINE DI BERLUSCONI

Per me è la scena madre della fine di un dittatore che per anni ha mentito a tutti falsando la realtà, soprattutto quando dice che gli italiani sono con lui ....... balle, solo balle, perchè cammina sempre circondato da una squadriglia di bodyguard se è così amato? Ma la natura segue le sue leggi e il fiume ha trovato comunque un punto dove rompere l'argine.
Stasera è accaduta una cosa normale, naturale e inevitabile; non capisco perchè l'intero mondo politico si meravigli, quando una persona insulta, calunnia e sparge odio verso tutti i suoi avversari per 15 anni, che siano organi dello Stato come la Consulta o i cittadini stessi, portando l'intero paese all'esasperazione; per di più fugge sempre dalla giustizia avendone combinate di tutti i colori, prima o poi trova qualcuno che pensa di fare giustizia da solo, imparando da lui stesso, anche lui delinque senza curarsi della Legge, e nel caso la cambia a proprio favore, e così ha fatto Tartaglia. L'unico onesto mi sembra Di Pietro che condanna l'aggressione ma allo stesso tempo ricorda che è da tempo che proprio Berlusconi porta il confronto politico sullo scontro senza regole, usando termini come "guerra civile".
Della serie ..... se uno cerca rogne .... prima o poi le trova.

venerdì 11 dicembre 2009

RAPPORTO RYAN SUI PRETI PEDOFILI, ora va in scena l'ipocrisia del Vaticano

Il rapporto Ryan pubblicato il 26 novembre è tremendo: si tratta di un dossier con le testimonianze di 2500 vittime di violenze, avvenute tra gli anni '40 e gli anni '80, negli istituti gestiti da preti e suore in Irlanda. Racconti atroci, di uomini e donne oggi adulti che ricordano di essere stati picchiati in ogni parte del corpo con le mani e con ogni tipo di oggetti, seviziati, stuprati, talvolta da più persone contemporaneamente.
Ora Ratzinger sta dicendo parole di condanna, promette giustizia e promette che i responsabili pagheranno; niente di più falso e ipocrita, fu proprio lui nel 2001 ad emanare una circolare a tutte le diocesi del mondo che imponeva il silenzio su tutti i casi di pedofilia, ordinando di occuparsi dei moltissimi casi internamente agli organi della Chiesa, ai quali non seguivano mai condanne o espulsioni, ma trasferimenti dei pedofili ad altre sedi, dove erano liberi di riperpetrare i loro abusi su altri bambini ignari ed innocenti.
Guardate assolutamente il video di Nicotri (l'espresso) dove parla proprio di questa circolare.
italiani abbiate memoria e non cadete nel tranello di chi denuncia solo dopo che è stato scoperto come sta facendo Benedetto XVI.



vedi anche: annozero e documentario sex crimes and vatican

PIERO RICCA, BELPIETRO e l'Ambrogino d'oro

In questo video Piero Ricca sommerge di parole il servo Belpietro che ha ritirato l'Ambrogino d'oro, il quale tira dritto e s'infila in macchina; il servo di Berlusconi è capace di interloquire solo nei salotti della TV, anzi più che interloquire è capace solo di sovrapporsi ai discorsi altrui, ma non ha le palle per confrontarsi con il buon Piero che gli urla un sacrosanto "vergognati!"

lunedì 7 dicembre 2009

DE MAGISTRIS, DI PIETRO E BARBATO AL NO-B-DAY, 5 dicembre 2009

De Magistris: "in un paese normale i mafiosi non stanno nello Stato e nel Governo"



MARCO TRAVAGLIO, passaparola del 7 dicembre 2009

ENZA BLUNDO AL NO-B-DAY, 5 dicembre 2009

Enza Blundo (www.cittadinixcittadini.blogspot.com) è l'Aquilana che è salita sul palco di Piazza S.Giovanni per denunciare le menzogne mediatiche del Governo Berlusconi sulla ricostruzione e per sottolineare la militarizzazione dei siti terremotati ( video amatoriale: http://www.facebook.com/video/video.php?v=1210444114585) , mentre nel video sotto che è stato proiettato al nobday si possono vedere chiaramente dei militari che presidiano l'ingresso ai campi impedendo le riprese video.
Io mi chiedo: "che cos'è esattamente che noi non dobbiamo vedere o sapere? I cittadini terremotati meritano la massima trasparenza invece a quanto pare vengono praticamente ghettizzati certi della censura di mediaset e della rai, ed il controllo e il filtro dell'informazione è sintomo primario di ogni dittatura .... di ogni abuso di potere."

ULDERICO PESCE AL NO-B-DAY, 5 dicembre 2009

Se, come me del resto, pensavate che Di Pietro fosse quello capace di infervorarsi di più quando accusa Berlusconi ....... bèh ricredetevi perchè Ulderico Pesce, dal palco di Piazza S.Giovanni ha fatto uscire una rabbia e una passione senza precedenti, non risparmiando pesantissime critiche alla sinistra e a Bersani grande assente.

Ecco i video dell'intervento da più angolazioni:


domenica 6 dicembre 2009

Clementina Forleo coinvolta in un incidente stradale

Clementina Forleo coinvolta in un incidente stradale

NO-B-DAY, 5 dicembre 2009: la rassegna stampa del giorno dopo

Ecco come i giornali hanno titolato il giorno dopo della manifestazione di Piazza S.Giovanni contro Berlusconi. Da vomito come al solito "il Giornale" che io non comprerei neanche per fare la lettiera per i bisogni del gatto.



E per completezza pubblico sotto il video di Emilio Fede che dal tg4, riesce a sporcare la dignità di tutti i manifestanti coi suoi soliti servizietti pieni di riprese pilotate, bugie e commentini dispregiativi ...... è veramente da vomito. E purtroppo, tanto per capirsi, bisogna considerare che questa è la realtà dei fatti per moltissime signore che seguono tempesta d'amore e walker texas ranger su rete4 con relativo telegiornale-spazzatura allegato.

LIISA LIIMATAINEN AL NO-B-DAY, 5 dicembre 2009

Liisa racconta alla piazza come viene vista l'anomalia Berlusconi dalla Finlandia e dall'Europa, spero che questo intervento venga visto soprattutto da chi ancora si beve le balle del Premier, per cui non possa tirar fuori la solita storia che sia politicizzata o schierata solo per non entrare nel merito delle cose dette e dei fatti reali e provati.

parte iniziale


parte finale

NO-B-DAY A BARCELLONA, 5 dicembre 2009


Da Barcellona migliaia di persone si sono unite alla protesta.

CORTEO NO-B-DAY, 5 dicembre 2009

Berlusconi continua a dire: "gli italiani sono con me" ......... ma di cosa cazzo sta parlando?

Il fiume di gente provato da questi video è impressionante !!!!!!


ASCANIO CELESTINI AL NO-B-DAY, 5 dicembre 2009

BERLUSCONI DIMISSIONI


SALVATORE BORSELLINO AL NO-B-DAY, 5 dicembre 2009

L'intervento più intenso, toccante e duro è stato senz'altro quello di Salvatore Borsellino, che non ha usato mezzi termini chiamando in causa Berlusconi, Schifani e Dell'Utri; accusandoli di essere quella parte di Stato che ha avuto rapporti con coloro che uccisero suo fratello Paolo, il video gela il sangue per le parole piene di coraggio che questo grande uomo riesce ad urlare ad una piazza di oltre un milione di persone ...... parole che uno come Bersani (che ha dichiarato giusto il non aver partecipato alla manifestazione) non osa neanche pensarle, figuriamoci a dirle in faccia a Berlusconi.




ECCO IL TESTO DELL'INTERVENTO:
Mi sento veramente ubriaco nel sentirmi in questa Italia in cui il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza e della contiguità ci sommerge mentre qui in questa piazza mi trovo con questo profumo di libertà.
In questa piazza sento lo stesso profumo di libertà che quest’anno ho percepito in via d’Amelio, quando ho chiamato a raccolta il popolo delle agende rosse a impedire che il luogo di quella strage venisse profanato. Noi 17 anni fa abbiamo rifiutato i funerali di Stato perché sapevamo che mio fratello non era stato ucciso solo dalla mafia ma era stato ucciso anche da pezzi dello Stato .
L’anno scorso è venuto a deporre la sua corona di fiori il presidente del senato Renato Schifani. Quello stesso Schifani che oggi non vuole parlare dei suoi rapporti societari con dei mafiosi.
La seconda carica dello Stato si ammanta della sua posizione autorevole “per dire che è vilipendio alle istituzioni chiedergli conto di ciò che ha fatto”. Credo che il vero vilipendio alle istituzioni sia che persone come Schifani possano occupare le istituzioni. Questo è vero vilipendio: che persone come Berlusconi possano occupare poltrone come quella del capo del governo.
Io una cosa voglio chiedere a Berlusconi: perché quando si iniziò a parlare del fatto che c’erano dei giudici che a Palermo, a Caltanissetta, a Firenze stavano indagando sulle stragi disse che c’erano delle procure che stavano complottando contro di lui, quando ancora non c’era nessun avviso di garanzia e non si parlava di Berlusconi. Eppure disse che ci sono procure che complottano contro di noi. Io penso che invece sia un’ammissione di colpa.
Oggi sul capo del governo stanno venendo fuori cose che, fino a oggi, Berlusconi è riuscito a nascondere circostanze che stanno venendo fuori grazie ai collaboratori di giustizia che ci stanno parlando di quest’uomo e di come è arrivato al potere affermando la verità su come è nato il suo partito.

Ed è per questo che siamo qui oggi, per dire che la mafia deve essere cacciata dallo Stato.
Berlusconi deve esercitare il suo diritto a farsi processare davanti a quei giudici che lui dice di essere dei deviati mentali.
Se non farà questo passo per far dissipare i dubbi su di lui come possiamo accettare un presidente del consiglio che ha trattato con la criminalità organizzata e il cui partito è stato messo in piedi con i capitali della criminalità organizzata? Come possiamo accettare un presidente del consiglio che viene sottoposto al ricatto della criminalità organizzata? Noi non dobbiamo permettere che questo succeda. Non dobbiamo permettere che sia la criminalità organizzata a cacciarlo da quel posto. Perché è questo che, secondo alcuni pentiti, sta succedendo. Dobbiamo essere noi a cacciare Berlusconi dal posto in cui si trova! Pare che la criminalità organizzata lo voglia togliere da quel posto perché non ha rispettato i patti. Sta succedendo quello che è successo a Lima. Adesso forse la mafia ritenendo che non abbia rispettato i patti lo vuole far cadere. Ma io dico: che cosa Berlusconi avrebbe dovuto fare più di questo se tutte le leggi che sono state fatte sono delle cambiali che sono state pagate alla criminalità organizzata?
Grazie a questo Presidente del Consiglio cosa ne è delle leggi sui collaboratori di giustizia?Lo scudo fiscale che cos’è se non un riciclaggio di Stato? Tutte queste leggi sono delle cambiali che (Berlusconi, ndr) sta pagando a chi lo ha messo in quel posto".

Salvatore Borsellino ha ricordato poi la gravità della legge sui beni confiscati messi all’asta che verranno ricomprati attraverso quei capitali mafiosi che rientreranno in Italia attraverso lo scudo fiscale.
“Non viviamo più in un Paese sorretto dalla Costituzione Democratica ma in un Paese in cui i principi sono retti dal manifesto di rinascita democratica della P2. Oggi al potere c’è la massoneria e la criminalità organizzata.
Berlusconi dice che le indagini in cui i giudici complottano contro di lui sono vecchie storie. Ma sono vecchie storie un giudice che mentre suonava il campanello della madre è stato fatto a pezzi? Sono vecchie storie i pezzi di Emanuela Loi che sono stati mandati dentro una bara a Cagliari con tanto di fattura di trasporto? E’ lo stesso Stato che paga i voli di escort e prostitute. “Quei ragazzi sono eroi e non Vittorio Mangano!”

Poi, riferendosi direttamente al capo del Governo, ha detto:
“Quelli sono i tuoi eroi! I nostri eroi hanno un altro nome, si chiamano: Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cusina. Sono i ragazzi che facevano la scorta a Paolo. Ragazzi che come tanti altri si erano messi in fila dietro la sua porta per chiedergli di fare la sua scorta. Erano servitori dello Stato che si mettevano in fila per andare a morire. Andate dai vostri eroi! Andate sulla tomba di Vittorio Mangano a mettere le vostre corone. Le mie agende rosse non vi faranno mettere più piede in via d’Amelio!
Oggi in mezzo a queste agende rosse ci sono mille Emanuela Loi, mille Walter Cusina… E sono questi i ragazzi con cui noi faremo la scorta a quei giudici che finalmente stanno cercando di togliere il velo su queste stragi.

Faremo la scorta a Sergio Lari, faremo la scorta ad Antonio Ingroia, a Nino Di Matto…. Questi giudici non ce li potranno uccidere! Perché queste persone noi le onoriamo e di loro abbiamo fiducia. Che Berlusconi vada via dall’Italia. Vogliamo che in questo Paese si ritorni a sentire il fresco profumo di libertà che oggi sento in questa piazza”.


Fonte: Antimafiaduemila.com

sabato 5 dicembre 2009

Pdl=mafia

Altro che "minchiate" come titolano oggi "Libero" e "il Giornale", le cose dette da Spatuzza sono gravi, enormi, clamorose; questo Governo risulta sempre più nato dalla trattativa stato-mafia. Certamente va tutto verificato, ma qui viene il bello, Berlusconi tutto vuole, meno che spiegare nei tribunali tutti i suoi guai giudiziari, tanti e infiniti, dalle corruzioni a quest'ultimo scenario di stampo mafioso.

segnalazione:

la diretta del noBday si può seguire dai siti: http://www.antoniodipietro.it/ e http://www.beppegrillo.it/

in tv dai canali: raines24 (digitale terrestre) e skytg24

venerdì 4 dicembre 2009

DELL'UTRI CONTRO ANTONELLA MASCALI


Dell'Utri perde il contegno per le domande della giornalista del Fatto.

LA MIA MAIL PUBBLICATA SUL "FATTO"


Ecco la mia mail che è stata pubblicata sul numero di venerdì 4 dicembre 2009:

La crisi che ci colpisce
Nella zona industriale di Ascoli stanno chiudendo molte aziende, e per questo, nonostante io abbia un contratto a tempo indeterminato da ormai 15 anni, non mi sento molto al sicuro, essendo la fabbrica dove lavoro prossima alla vendita se va bene,
al fallimento se va male; a 30 anni avevo già casa con mutuo e una figlia, ora ne ho 39 e molta incertezza. Ma c’è chi sta ancora peggio, cioè di tutti quei ragazzi che ho visto passare in questi anni come interinali: molti hanno lavorato qui per diverso tempo, i più “fortunati” sono stati
assorbiti nell’organico dopo un lunghissimo purgatorio, ma sono una piccola parte. La maggior parte sono state presenze passeggere, sempre in bilico, senza diritti e senza voce in capitolo; ognuno ha avuto miriadi di contratti mese per mese, rinnovati con un sms, e intendiamoci bene che non si parla mica di ragazzini, molti di loro hanno ben oltre i trent’anni e poche prospettive di costruirsi una famiglia, di comprarsi una casa e di fare un figlio. Spesso li guardo e i loro occhi rispecchiano il vuoto che hanno dentro, rassegnazione infinita, non hanno futuro, gli è stato tolto da leggi bipartisan di classi politiche corrotte che hanno precarizzato il lavoro senza pietà negli ultimi anni. Proprio ieri l’amico Silvio, che lavora qui da 3 o 4 anni circa, ci ha salutato dandoci gli auguri di Natale sperando nell’anno nuovo.
Così non si può proprio andare avanti.

Massimo Paglino

mercoledì 2 dicembre 2009

ANNOZERO, puntata del 3 dicembre 2009



segnalazione:
Venerdì 4 dicembre dalle ore 9,00 Radio Radicale trasmetterà in diretta l'udienza del processo dell'Utri nella quale verrà sentito Gaspare Spatuzza.
E' possibile ascoltare via radio la diretta (per le frequenze di Radio Radicale: http://www.radioradicale.it/frequenze),
altrimenti è possibile ascoltare l'udienza direttamente dal sito: http://www.radioradicale.it/dirette
(fonte antimafiaduemila.it)

martedì 1 dicembre 2009

FINI, fuorionda su Berlusconi

Da repubblica tv un fuorionda di Fini che si scioglie un pò parlando dello scomodo alleato Premier.