domenica 31 maggio 2009

BERLUSCONI ORMAI E' ALLO SCOPERTO, la stampa mondiale ha inquadrato l'obiettivo e non lo molla più


Italia, Berlusconi blocca la pubblicazione delle foto della festa
Articolo pubblicato sabato 30 maggio 2009 in USA.
[The Washington Post]

Reuters
- Il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi è riuscito a bloccare la pubblicazione delle foto della sua festa di capodanno dopo che alcuni testimoni hanno riferito che tra gli ospiti c’era una ragazza adolescente, la cui relazione con lui aveva creato scandalo.

Secondo fonti giudiziarie, il settantaduenne Berlusconi, che nega di aver avuto una relazione con la diciottenne Noemi Letizia, ha dichiarato che le suddette pubblicazioni delle foto scattate da un fotoreporter senza il suo consenso avrebbero violato il suo diritto alla privacy.

A Roma il pubblico ministero ha emesso l’ingiunzione e ordinato il sequestro di centinaia di foto scattate da Antonello Zappadu che ha usato potenti obiettivi dall’esterno della villa di Berlusconi in Sardegna.

Secondo i giornali, dozzine di giovani donne hanno partecipato alla festa organizzata dal politico-magnate dei media, ricevendo migliaia di euro per spese varie.

La vita personale di Berlusconi è sotto i riflettori dopo che è stato fotografato il mese scorso mentre partecipava alla festa per i 18 anni della Letizia a Napoli, dove le aveva donato una costosa collana. Lui dichiara di conoscere la famiglia da anni.

La moglie Veronica Lario ha chiesto il divorzio per il suo atteggiamneto donnaiolo, accusandolo di “frequentare minorenni” e dicendo che “non sta bene”.

Berlusconi giovedì ha negato ogni relazione impropria e ha dichiarato che si sarebbe dimesso, se scoperto a mentire in proposito.

Il caso ha scosso la base cattolica conservatrice dell’elettorato di Berlusconi alle soglie delle elezioni europee di giugno. Alcuni esponenti della chiesa lo hanno criticato per il cattivo esempio che dà ai giovani con il suo comportamento.

L’età per il sesso consenziente in Italia è 16 anni, ma le persone sotto i 18 anni sono considerate minori.

Il caso è diventato così politicamente esplosivo che Berlusconi ha promesso di riscattare il proprio nome con una dichiarazione formale al Parlamento, ma non ha ancora stabilito una data.

[Articolo originale "Italy's Berlusconi blocks publication of party photos"] da italiadallestero.info

Feste a Villa Certosa: parla Salvatore Zappadu, fratello e portavoce del fotografo Antonello
In un'intervista del 2007 il fotografo degli scatti a Villa Certosa parla del suo lavoro

  • E facciamo anche un ripassino su come Berlusconi pensava di far cadere il Governo Prodi nel 2007, ascoltiamo le intercettazioni che lasciano esterrefatti:










venerdì 29 maggio 2009

REPORT, puntata del 31 maggio 2009

La puntata si intitola ''IL MALE COMUNE'' di Michele Buono e Piero Riccardi.
Per rivederla integralmente: clicca qui

La popolazione mondiale delle citta' ha superato di gran lunga quella delle campagne. Qualsiasi strategia economica, sociale, ambientale, energetica deve necessariamente passare dalla citta'. Cemento e asfalto continuano a divorare territorio, a volte legalmente a volte aggirando le leggi, altre volte ancora, le leggi si cambiano per sanare. Non ci sarebbe nulla di male se si mantenesse un equilibrio. Cosi' pero' non e', almeno a giudicare da quello che e' avvenuto negli ultimi anni. Da Nord a Sud la situazione e' sempre la stessa: la citta', anche se la popolazione non cresce o cresce di poco, si sviluppa mangiando terreni agricoli, che se producono agricoltura o sono semplicemente paesaggio valgono poco. Se invece si decide di costruirci sopra, valgono di piu'. E cosi' all'improvviso la vita costa di piu': case, affitti, cibo. Alla fine della partita e' la destinazione del territorio che determina il valore della comunita' che ci sta sopra. Cosa succede per esempio quando si rompe il rapporto tra quanto guadagniamo in stipendio o pensioni e il valore della casa dove viviamo? Cioe' quando il valore immobiliare supera quello della comunita'? E il ''bene comune'' che fine ha fatto? Report e' andata a vedere anche come si comportano in Francia e in Germania.

Per la rubrica L'EMENDAMENTO andra' in onda ''IL RISPARMIO ENERGETICO'' di Luca Chianca.
Migliorare l'efficienza energetica delle nostre abitazioni e degli elettrodomestici che utilizziamo, oltre a salvaguardare l'ambiente, significa aiutare le famiglie a risparmiare e le imprese ad innovare. Una stima europea dice che questi interventi porterebbero un risparmio in bolletta per tutti i cittadini europei di 11 miliardi di euro e la produzione di 32 tonnellate di CO2 in meno. Cifre che corrispondono al fabbisogno di tutto il Belgio. Una volta tanto potevamo essere i capofila nella legislazione sull'innovazione tecnologia e la tutela ambientale, ma qualcosa e' cambiato. Vediamo come.

La GOODNEWS di oggi s'intitola ''GIUSTO UN CLICK'' di Giovannij Lucci
Presso il Tribunale di Cremona viene utilizzato il protocollo di digitalizzazione denominato Digit, il cui fine e' quello di permettere un risparmio di tempo e di costi per quanto riguarda la riproduzione e distribuzione degli Atti giudiziari alle Parti processuali. Vengono rappresentati i vantaggi che questo sistema comporta, anche rispetto il problema della conservazione/archiviazione dei documenti e della loro custodia, raccontando per giustapposizione un episodio di smarrimento di documenti avvenuto recentemente presso il Tribunale di Roma.

Vi informiamo inoltre che sono previste le repliche di questa puntata su Raisat Extra canale 121 piattaforma Sky nei seguenti giorni:
Lunedi' 01/06 alle 10.00 e alle 21.00
Giovedi' 04/06 alle 16.45
Venerdi' 05/06 alle 24.00

NASCE UN GIORNALE LIBERO: Il Fatto

Riporto l'appello dal blog di Marco Travaglio:

Ci siamo. Il conto alla rovescia è cominciato. A settembre, finalmente, avremo un giornale nuovo, libero, tutto nostro. Un giornale eccentrico, rispetto agli altri. Un fatto nuovo. Perché?

1) Racconterà i fatti, fin dalla sua testata. Darà le notizie, le analisi e i commenti che gli altri non danno, o nascondono. Parlerà dei temi che gli altri ignorano.

2) Non avrà padroni: la società editoriale è composta da alcuni piccoli soci, compresi noi giornalisti, che partecipano con quote equivalenti a un progetto comune: un quotidiano fatto solo per i suoi lettori. Senza vincoli né sudditanze ai poteri forti, politici, finanziari e industriali, che usano i giornali per i loro interessi.

3) Non chiederà né avrà finanziamenti pubblici concessi da questo o quel partito.

4) Nascerà solo se avrà dei lettori interessati ad acquistarlo, e a leggerlo. Nel paese dei giornali senza lettori, mantenuti in vita dai contribuenti, anche e soprattutto da quelli che non li comprerebbero mai, noi faremo il nostro giornale soltanto se avremo un numero di lettori sufficiente per mantenerlo in vita.

Per questo vi chiediamo di abbonarvi subito: il prezzo della nostra libertà di informare e del vostro diritto di essere informati dipende dal numero di copie che i lettori acquisteranno in edicola, ma soprattutto dagli abbonamenti che raccoglieremo prima di partire. Più abbonamenti, più libertà.

Il nostro giornale avrà 16 pagine, tutte a colori. Uscirà sei giorni a settimana, tranne il lunedì. Sarà un giornale di carta e un giornale web. Sarà diretto da Antonio Padellaro. Avrà una redazione di giovani agguerriti. Si avvarrà di un gruppo di firme, di inviati di punta e di autori satirici che hanno condiviso con noi la lunga battaglia contro il regime berlusconiano, senza sconti per un’opposizione troppo spesso complice. Li scoprirete via via nell’apposito spazio “AnteFatto” che creeremo presto su questo e altri blog e siti amici. Con tutte le indicazioni per abbonarvi e diventare subito soci fondatori del nostro giornale (ricevendolo per posta, possedendo un coupon da presentare in edicola, scaricandolo in rete dopo la mezzanotte, e così via).

Nell’attesa - che sarà breve - dell’AnteFatto, ecco i riferimenti dell’ufficio che fin da oggi riceverà le vostre prenotazioni per l’abbonamento:
telefono 02-66506795
fax 02-66505712
mail: dettofatto@ilfatto.info

Vi terremo aggiornati, di settimana in settimana, delle prenotazioni raccolte. Sarà dura, ma tutti insieme ce la faremo. Dipende da tutti voi, anzi da tutti noi.

mercoledì 27 maggio 2009

RICCA vs COFFERATI

BONDI E BELPIETRO, difendere l'indifendibile

Gli esponenti del Pdl e i giornalisti di partito ormai difendono a tempo pieno le magagne del Cavaliere ...... sono patetici e si stanno rivelando in tutta la loro vera identità: difendere l'indifendibile.
Per una volta dico bravo a Franceschini che ha cominciato a tirare fuori i coglioni!



martedì 26 maggio 2009

GRILLO 168, video del 26 maggio 2009

Grillo parla dell'energia eolica immerso in un mare di verde con alle spalle le enormi eliche degli impianti che producono energia sfruttando il vento:

lunedì 25 maggio 2009

LUIGI DE MAGISTRIS, intervista a L'era Glaciale



MARCO TRAVAGLIO, passaparola del 25 maggio 2009

PARLA L'EX DI NOEMI, e dall'estero elogiano il quotidiano Repubblica per il coraggio



Mentre da Repubblica arriva un'intervista all'ex fidanzato di Noemi che smonta il castello di spiegazioni fatto da Papi .... vediamo un pò di articoli a riguardo dall'estero:

Elogio de… La Repubblica

[The Guardian]

Editoriale.

Nonostante le minacciose proteste di Silvio Berlusconi, il principale quotidiano italiano di centro-sinistra ha rifiutato di smettere di pretendere le risposte delle 10 domande a lui rivolte riguardanti la relazione con un’adolescente napoletana, Noemi Letizia.

Nessun altro leader democratico sarebbe riuscito a farla franca come ha fatto Berlusconi, ignorando le domande relative a questa amicizia. La sua spiegazione su come abbia potuto avere una relazione d’amicizia con la famiglia Letizia fa acqua da tutte le parti. Non ha commentato la dichiarazione della sua giovane amica secondo la quale Berlusconi avrebbe promesso di spianarle la strada in politica o nel mondo della spettacolo.

E non si è neppure pronunciato in merito all’ultima rivelazione secondo la quale la diociottenne Letizia sarebbe proprietaria di quattro case. Tutto ciò riguarda molto più che una morbosa curiosità mediatica. Sua moglie ha dichiarato di non poter più restare con un uomo che “frequenta le minorenni” e che “non sta bene”. La Repubblica ha fatto notare che il resoconto dei regali di compleanno fatti alla signorina Letizia da parte dell’uomo che lei chiama “papi” implica che i due siano amici da quando lei aveva 15 anni. La stampa rimane una delle poche forze di valutazione critica in una società in cui quasi tutti i canali televisivi sono riconducibili a Berlusconi.

Finora, il suo solo cenno in direzione di una spiegazione degli avvenimenti è consistito nel recarsi ad un talkshow il cui ossequioso presentatore, dall’abitudine di sfregarsi le mani, ha lasciato che tenesse un monologo auto-giustificativo. Ma quando un giornalista de La Repubblica lo ha affrontato la settimana scorsa, Berlusconi ha perso il controllo: “Che diritto ha lei di chiedere?” ha tuonato. La risposta in una società democratica dovrebbe essere: “Tutti i diritti di questo mondo”. La Repubblica sta lavorando da sola un solco e merita supporto.

[Articolo originale "In praise of … La Repubblica"]

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Noemi Letizia: Silvio Berlusconi potrà anche essere “Papi”, ma non è mio padre

[The Times]

Sorridente, mentre esce dal suo modesto appartamento nei pressi di Napoli, Noemi Letizia, la diciottenne accusata di essere la causa principale del divorzio di Silvio Berlusconi, appare palesemente confusa. Con i genitori a fianco, ha dichiarato al Times di non essere “assolutamente” la figlia illegittima del Presidente del Consiglio italiano, che lei chiama affettuosamente “Papi”.

Nella sua prima intervista congiunta da quando è scoppiato lo scandalo, la famiglia ha negato ieri di avere alcun rapporto inappropriato con Berlusconi, ma si è rifiutata di chiarire come e quando abbia cominciato a considerarlo un amico intimo.

Dal momento in cui Veronica Lario, moglie di Berlusconi, ha annunciato il loro divorzio con le parole “Non posso restare con un uomo che trascorre il suo tempo con le minorenni”, Noemi è al centro di uno scandalo che ha scosso l’Italia.

Tutto è cominciato con articoli riguardanti la partecipazione di Berlusconi, lo scorso weekend, alla festa per il diciottesimo compleanno della ragazzina, alla quale ha regalato una collana d’oro e diamanti. Questa visita ha fatto infuriare sua moglie, che ha citato l’occhio lungo di suo marito per le donne più giovani come motivo per il divorzio. Sono seguite critiche da tutti i fronti, incluse quello del Vaticano, che ha esortato il Presidente del Consiglio ad agire con la sobrietà che si addice ad un leader mondiale.

Noemi e suoi genitori hanno tentato di far cessare le speculazioni. Parlando con il Times nel loro appartamento di Portici, a sud di Napoli, la famiglia ha respinto le illazioni secondo cui la ragazza sarebbe la figlia illegittima del Premier. “No, assolutamente no. Questo è mio padre” ha detto, indicando l’uomo elegantemente vestito accanto a lei. Infatti, l’attenzione si sta ora spostando dall’attraente aspirante starlet al padre cinquantenne, Benedetto Letizia.

Le circostanze misteriose dell’amicizia del signor Letizia con Berlusconi e del lungo ed irreperibile passato nella politica locale dove nessuno sembra ricordare la sua presenza, hanno portato la stampa italiana a bollare questo - fino a poco tempo fa - sconosciuto impiegato comunale come “Signor Nessuno” [in italiano nel testo, N.d.T.]. Berlusconi ha dichiarato di essersi presentato alla festa di Noemi per parlare con suo padre a proposito della sua idea di proporre un consigliere regionale, Fulvio Martusciello, alle elezioni europee di giugno. Ma Martusciello ha affermato di conoscere appena Letizia, avendolo incontrato brevemente durante un giro di comizi elettorali nove anni fa, prima di “perderne le tracce”.

In aggiunta, Berlusconi aveva sostenuto, inizialmente, di aver incontrato Letizia quando questi lavorava come autista per Bettino Craxi, ex Primo Ministro. Non la pensa così il figlio di Craxi. Quindi, come può un uomo del genere conoscere Berlusconi? “Rigiriamo la domanda” ha proposto il signor Letizia al Times. “Come può essere possibile che Berlusconi conosca un uomo come me? Perchè non mi chiedete questo?” Rispondendo alla domanda dovutamente corretta: “Abbiamo un buon rapporto, sincero”, ha dichiarato premendosi una mano sul petto, come a dimostrare la sua intimità con l’uomo più ricco del Paese.

L’appartamento della famiglia mostra poche tracce di dare ospitalità ad amici del Premier. Alimentari, officine meccaniche e parrucchieri si allineano nell’affollata strada di sotto, con un chiassoso sottofondo di Vespe, camion e clacson di auto impazienti. Villa Santa Chiara, il luogo in cui Berlusconi è stato ospite a sopresa alla festa di compleanno, è un guazzabuglio kitsch di fontane e luci al neon nei pressi della tangenziale.

Il signor Letizia ha insistito che la loro conoscenza è semplicemetne prova del gusto per le cose comuni del Premier. “Il nostro Presidente è un uomo della gente” ha detto al Times. “Che cos’è un leader se non prende un caffè con l’uomo qualunque, se non parla con il macellaio o il negoziante? Berlusconi è vicino al pubblico. Altrimenti da dove verrebbero i voti?”

Quindi ogni elettore di Forza Italia ha il privilegio di avere il Presidente del Consiglio alla festa di compleanno della propria figlia?

Letizia ha sorriso e ribattuto: “ E’ un buon rapporto, no? Lo porterò sempre nel mio cuore. Non capisco quale sia il problema. Nel vostro paese, un Presidente non interagisce con la sua gente?”

Letizia chiaramente non fa parte della squadra al soldo del Premier. Nel 2005 ha dichiarato un modesto reddito di 12 376 euro ricavato dall’edicola e dalla profumeria gestiti dalla moglie.

I vicini della famiglia sono confusi. “Sono suo amico da molti anni” ha detto Giorgi Boccia, proprietario di una pizzeria locale, “ma prima della settimana scorsa, non ero al corrente di nessun collegamento con Berlusconi. “Quando mi ha detto, il giorno dopo, che Berlusconi era stato alla festa, ho chiesto: di cosa stai parlando? Non potevo crederci. Poi mi ha mostrato le foto apparse su tutti i giornali, ed era proprio così. Davvero un enigma.”

Giuseppe Fornino, manager di VillageGlobale, l’ex agenzia di modelle situata nella via in cui risiede Noemi e in cui si suppone abbia posato per il suo primo servizio fotografico, ha dichiarato di sentirsi sconcertato. “E’ una bella ragazza, ma come tante. E quante belle ragazze riescono ad ottenere questo tipo di accesso a Berlusconi? Non si suona semplicemente al citofono di Berlusconi e lui ti risponde. Non funziona esattamente così.”[Articolo originale "Noemi Letizia: Silvio Berlusconi may be ‘Papi’ but he is not my daddy" di Lucy Bannerman]

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Qui potete trovare un'altro articolo da Repubblica.it dove si raccolgono reazioni della stampa mondiale sul ciarpame del Premier.

sabato 23 maggio 2009

ANNOZERO, puntata del 25 maggio 2009




rivedi la puntata integrale

rivedi la vecchia puntata sui preti pedofili (2007)


Per riflettere ........ ecco cosa si trova sul sito del popolo della libertà (no comment):















BERLUSCONI-MILLS, fioccano gli articoli da tutto il mondo


I giudici affermano che Berlusconi corruppe l’avvocato britannico Mills

[El País]

L’avvocato britannico David Mills mentì ai giudici per proteggere Silvio Berlusconi e aiutò sia il magnate sia la Finivest, sua holding mediatica e finanziaria, a violare le leggi italiane.
Questo è ciò che afferma il Tribunale di Milano nella motivazione della sentenza emessa lo scorso febbraio, e depositata ieri, che ha condannato Mills a quattro anni e mezzo di reclusione per corruzione in atti giudiziari.

La sentenza di 400 pagine afferma che nel 1997 l’attuale primo ministro italiano corruppe con 600.000 dollari (440.000 euro) l’avvocato britannico il quale rese “falsa testimonianza” per “permettere a Berlusconi e al gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse”.

Berlusconi ha reagito con ira alla notizia e da L’Aquila si è scagliato contro i giudici dicendo: “È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà”. “Ci sarà un appello, ci sarà un altro giudice ed io sono sereno”, ha aggiunto. “Se c’è un fatto indiscutibile è che non c’è stato alcun versamento di nessuno al signor Mills”.

Il tribunale ha provato che Mills ha ricevuto “ingenti somme di denaro” dal gruppo Fininvest e che, dichiarando il falso davanti ai giudici, ha permesso a Berlusconi di “mantenere gli ingenti benefici” ottenuti in paradisi fiscali oltre ad “aggirare apertamente” le leggi anti-monopolio dei mezzi di comunicazione.

Alla condanna emessa contro Mills manca un elemento chiave, conoscere la pena che ricadrebbe sul corruttore. Berlusconi fu accusato con Mills ma, lo scorso anno, il suo processo fu rimandato in attesa che la Corte Costituzionale decidesse sull’approvazione del cosiddetto Lodo Alfano, la legge che garantisce l’immunità alle quattro più alte cariche dello Stato, tra cui il capo dell’Esecutivo.

L’accusa contro i due nacque durante due processi nati dal caso “Mani Pulite”, che all’inizio degli anni novanta indagò sulla corruzione generata attorno al primo ministro socialista Bettino Craxi, vecchio amico di Berlusconi. Uno di quelli fu il caso “All Iberian” che seguiva la pista delle società attraverso cui Berlusconi finanziò presumibilmente Craxi per costruire il suo impero televisivo. Nell’altro processo, Berlusconi fu accusato di corruzione nei confronti di funzionari del fisco in cambio di un trattamento di favore.

La sentenza del giudice Nicoletta Gandus spiega nei dettagli i precedenti della corruzione ed elenca i moventi del reato. “Il fulcro della reticenza di Mills sta nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi, la proprietà delle società in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti”, scrive il giudice. Mills, inoltre, ha cancellato “qualsiasi traccia finanziaria che avrebbe potuto ricondurre a Berlusconi la proprietà delle società”, aggiunge.

Il caso venne alla luce nel 2004 perchè il fisco britannico scoprì sui conti dell’avvocato inglese 600.000 dollari non dichiarati. Mills rivelò alle autorità che gli erano stati donati da Carlo Bernasconi, manager Fininvest morto nel 2001. Il caso arrivò a Milano provocando nel Regno Unito uno scandalo politico che portò alle dimissioni della moglie di Mills, ministro della Cultura del Governo di Blair.

Durante il processo, Mills ha difeso Berlusconi assicurando che nessuno aveva cercato di corromperlo. La sentenza respinge questa affermazione. Secondo Berlusconi la prova della sua innocenza è che “il fisco inglese ha costretto il signor Mills a pagare imposte, considerando questa entrata un suo compenso professionale e non una donazione”.

Secondo il Partito Democratico, Berlusconi dovrebbe rinunciare all’immunità che gli è concessa dalla legge Alfano e farsi processare ”come qualsiasi normale cittadino”.

Il Cavaliere contro “La Repubblica”

Con l’opposizione disarmata e prigioniera, l’ultimo nemico di Silvio Berlusconi è la stampa che resta ancora critica nei confronti della sua forma di governo populista. La cosa è stata evidenziata ieri quando, durante la conferenza stampa organizzata a L’Aquila, il primo ministro ha attaccato senza pietà i due giornali che osano criticarlo apertamente: “La Repubblica” e “La Stampa”. “La stampa dovrebbe vergognarsi”, ha detto Berlusconi, “perché pubblicando notizie non vere fa del male al paese”.

Il malessere è provocato in particolare dalle notizie pubblicate circa la sua partecipazione alla festa del diciottesimo compleanno della giovane napoletana Noemi Letizia, notizia di poche ore precedente al “io accuso” lanciato da sua moglie Veronica Lario e alla sua pubblica richiesta di divorzio. La Lario aveva raccontato che Berlusconi frequentava “minorenni”, aveva suggerito la necessità di aiutarlo perché “non sta bene” e aveva criticato apertamente all’“imperatore” il sistema di reclutamento delle “veline”.

Il quotidiano “La Repubblica” ha avviato un’indagine analizzando le conseguenze politiche di tale accusa ed ha inviato un questionario a Berlusconi al quale però egli non ha voluto rispondere. Ieri il primo ministro ha spiegato per la prima volta in pubblico, il perché del suo rifiuto: “Non rispondo a “La Repubblica”; se cambiasse atteggiamento potremmo trovare un accordo, ma adesso non rispondo. Ho già risposto quando mi hanno detto che ero malato: ho risposto che eravate malati voi di invidia personale e di odio politico”.

Ma al di là del caso Noemi, Berlusconi cerca di sfuggire alla principale accusa che da anni ricade sul suo regime personalista: il conflitto d’interessi e le minacce alla libertà di stampa. Berlusconi ha contrattaccato i suoi oppositori affermando: “ Non pensate di cadere nel ridicolo quando sostenete che in Italia non c’è libertà di stampa? Se volete scherzare scherziamo, ma all’estero certe affermazioni sono prese per vere. Questo fa male al paese”.[Articolo originale "Los jueces afirman que Berlusconi corrompió al abogado británico Mills" di Miguel Mora]


Berlusconi accusato di corruzione

[Página|12]

Un tribunale di Milano ha sentenziato che il primo ministro italiano ha corrotto l’avvocato inglese David Mills, affinché lo aiutasse a violare le leggi italiane per mantenere gli ingenti benefici ottenuti in vari paradisi fiscali.

Un tribunale di Milano ha emesso ieri la sentenza secondo la quale il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, ha corrotto l’avvocato inglese David Mills per farsi aiutare a violare le leggi italiane ed ad evadere le tasse. Il tribunale ha condannato Mills, reo d’aver accettato i soldi, a quattro anni e mezzo di carcere. Nelle 400 pagine della sentenza, il giudice Nicoletta Gandus ha sostenuto che Berlusconi nel 1997, attraverso Fininvest, la sua mega-azienda familiare, pagò all’avvocato britannico 600 mila dollari per testimoniare il falso davanti alla giustizia italiana, con l’obbiettivo d’assicurare l’impunità all’allora primo ministro italiano ed assicurare i guadagni delle sue aziende.

Non appena ha saputo della sentenza, Berlusconi ha reagito indignato ed ha contestato il verdetto del giudice affermando che non corrisponde alla verità dei fatti. “È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà”, ha dichiarato il primo ministro, aggiungendo poi che “se c’è un fatto indiscutibile è che al signor Mills non è mai stato consegnato del denaro ”

Non concordando affatto con le parole dell’uomo più potente d’Italia, il tribunale ha considerato accertato il pagamento delle tangenti. “È un dato di fatto che il signor Mills per anni abbia ricevuto enormi somme di denaro da Fininvest”, recita la sentenza. Che poi precisa: “dichiarando il falso davanti ai giudici, il signor Mills permise a Silvio Berlusconi di mantenere gli ingenti guadagni ottenuti in paradisi fiscali, oltre che di raggirare apertamente le leggi contro il monopolio dei mezzi di comunicazione del nostro paese”.

Nonostante tutto alla sentenza, per adesso, manca una parte, dato che il tribunale non può pronunciarsi riguardo alla pena che corrisponderebbe al corruttore, ovvero a Silvio Berlusconi. Ciò è dovuto al fatto che in Italia, a partire dall’anno scorso, il primo ministro ed altre alte cariche dello Stato sono protette dal cosiddetto lodo Alfano, una legge che garantisce loro l’impunità.

La costituzionalità di questa legge è in questo momento al vaglio della Corte Costituzionale italiana ed il tribunale di Milano ha deciso di ritardare il possibile processo nei confronti del primo ministro fino a quando la Corte non si sarà pronunciata a riguardo.

I leader dell’opposizione hanno chiesto a gran voce che Berlusconi rinunci alla sua immunità per non ostacolare il cammino della giustizia. “Rinunci ai privilegi della legge Alfano e si sottoponga al processo, come tutti i cittadini italiani” ha chiesto Dario Franceschini, leader del Partito Democratico.

Antonio Di Pietro, dell’Italia dei Valori, è andato oltre affermando che il Cavaliere deve sottomettersi alla Giustizia o dare le dimissioni. “Berlusconi è un corruttore che si è fatto una legge su misura per evitare di essere processato. Che rinunci all’impunità o che si dimetta!”, ha dichiarato a gran voce durante una conferenza stampa.

Numerosi parlamentari del centro-sinistra (PD), come il senatore Luigi Zanda o la vicepresidente PD al senato Marina Sereni, si sono uniti a coloro i quali chiedono che Berlusconi rinunci all’immunità. Tuttavia Nicolò Ghedini, avvocato di Berlusconi e deputato del PdL, è sicuro che la sentenza Mills sia rovesciata in appello perché “i fatti non sussistono”. Tra l’altro, il leader dei deputati dei PdL, Fabrizio Cicchitto, ha criticato “l’uso politico della giustizia” da parte dell’opposizione. Ciò che è certo è che proprio adesso che il magnate dei mezzi di comunicazione sta cercando una via d’uscita al suo problematico divorzio, il tema della corruzione getta ancora di più ombra sulla sua immagine.

[Articolo originale "Berlusconi acusado de coima"]


Silvio Berlusconi nuovamente accusato di corruzione

[Le Nouvel Observateur]

Il capo del governo italiano è accusato di aver versato 600.000 dollari al suo avvocato in cambio di una falsa testimonianza. Silvio Berlusconi denuncia una “sentenza scandalosa” di “magistrati rossi”.

La pubblicazione delle motivazioni di una sentenza che accusa Silvio Berlusconi di aver corrotto il suo ex avvocato in cambio di una falsa testimonianza, è “un attacco politico calcolato” da parte di magistrati di sinistra, ha denunciato mercoledì 20 maggio Paolo Bonaiuti, portavoce del capo del governo.
A meno di due settimane dalle elezioni europee, “è un attacco politico calcolato” e Silvio Berlusconi ha risposto con il suo calore e il suo lato umano”, ha affermato Paolo Bonaiuti.
Lunedì, questa pubblicazione ha piuttosto contrariato il capo del governo. Berlusconi si è scagliato contro questa “ennesima sentenza scandalosa” dei “
magistrati rossi” complici, secondo lui, di un’opposizione “sconfitta” e di una stampa che “dovrebbe vergognarsi”.

Berlusconi vuole “dire cosa pensa di questi magistrati”

“Ho già dovuto affrontare 102 processi e spendere 200 milioni di euro in parcelle di avvocati“, ha affermato il Cavaliere che ha annunciato che riferirà “davanti alle Camere” per “dire ciò che pensa di questi magistrati”.
Condannato lo scorso febbraio a quattro anni e mezzo di prigione, David Mills, ex avvocato del capo del governo, è stato giudicato colpevole di falsa testimonianza in favore di quest’ultimo per affari riguardanti investimenti off-shore. Secondo le motivazioni della sentenza, Mills ha fornito una “falsa testimonianza (…) al fine di concedere a Silvio Berlusconi e al (suo) gruppo Fininvest l’impunità (…) o almeno, di conservare gli ingenti profitti realizzati”.
David Mills ha riconosciuto di aver accettato tangenti da Silvio Berlusconi. Quest’ultimo è accusato di aver
versato 600.000 dollari a quello che era il suo avvocato all’epoca dei fatti, in cambio di due false testimonianze.
Il Cavaliere, immune da qualunque procedimento giudiziario a suo carico durante il suo mandato, avrebbe volentieri fatto a meno della pubblicazione di queste accuse di corruzione che lo infangano in piena campagna elettorale.

L’interesse per le vallette-showgirls e le minorenni

Questo nuovo grattacapo sopraggiunge solo tre settimane dopo le sue disavventure coniugali sciorinate dalla stampa e conculsesi con una richiesta di divorzio da parte di sua moglie Veronica Lario.
Veronica ha lanciato delle accuse pubbliche sul supposto interesse di suo marito per giovani vallette e persino per le minorenni.
“E’ una dolorosa faccenda privata”, ha dichiarato Silvio Berlusconi, rifiutando tutte le accuse di sua moglie e affermando che è stata fuorviata e
manipolata dall’opposizione di sinistra.
Diversi eventi che vanno direttamente ad intaccare la popolarità del capo del governo italiano. Secondo l’istituto IPR, il Cavaliere perde 3 punti a metà maggio e scivola al 53% di opinioni favorevoli, mentre il numero di coloro che gli accordano “poca o nessuna fiducia” passa dal 42% al 46%.

“Ho l’appoggio del 74,8% degli elettori”

Silvio Berlusconi, fedele alla ricetta che gli è spesso riuscita, porta tutto il dibattito politico attorno a se stesso piuttosto che incentrarlo sui risultati del suo governo. Comparendo ogni giorno alla televisione, denuncia senza sosta “gli attacchi personali menzogneri e calunniosi” dei quali si ritiene vittima.
Con lo stesso spirito, per le elezioni europee del 6 e 7 giugno, ha deciso di mettersi a capo delle liste del suo partito il Popolo della Libertà (PDL) in tutte le circoscrizioni elettoriali. “Ho il supporto del 74,8% degli elettori”, ha affermato martedì Silvio Berlusconi citando gli ultimi sondaggi che ha fatto realizzare lui stesso.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi de nouveau accusé de corruption" di Nouvelobs.com]


David Mills, avvocato di Silvio Berlusconi, ha testimoniato il falso

[The Australian]

Silvio Berlusconi si sta trovando ad affrontare richieste di dimissioni dopo la sentenza secondo la quale un avvocato avrebbe dato falsa testimonianza in due processi per corruzione per proteggere il Presidente del Consiglio e il suo impero d’affari.

Berlusconi, 72 anni, ieri ha annunciato che apparirà davanti al Parlamento per chiarire la sua posizione, sebbene non abbia stabilito una data precisa. La rivelazione secondo la quale l’avvocato fiscalista inglese David Mills avrebbe tentato di proteggere il Presidente del Consiglio da accuse di corruzione ha aumentato la pressione su Berlusconi, che già si trovava ad affrontare richieste continue di spiegazioni sul suo rapporto con una diciottenne aspirante modella.

A febbraio i giudici hanno comminato a Mills, l’ex-marito di Tessa Jowell, Ministro inglese per le Olimpiadi, 4 anni e mezzo di prigione. Mills nega di aver commesso il crimine e sta preparando l’appello per ribaltare il verdetto.

Nelle loro 400 pagine di motivazioni diffuse ieri, i giudici affermano di aver riconosciuto Mills colpevole perché le prove dimostrano che egli aveva dato falsa testimonianza in due processi nel 1997 e nel 1998 per proteggere Berlusconi e la sua azienda Fininvest dalle accuse relative all’acquisto dei diritti di pellicole cinematografiche statunitensi nonché “per proteggere gli interessi economici di Berlusconi”. Continuano dichiarando che Mills avrebbe accettato una bustarella di 600.000$ per fare “da falso testimone” e “per garantire a Silvio Berlusconi e al suo gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o, almeno, di conservare i loro enormi profitti”.

I giudici hanno scritto: “Il metodo artificiale, opaco e sofisticato con cui il denaro è stato trasferito nello stesso conto di Mills indica l’illegalità dell’intera operazione”.

Berlusconi era co-imputato insieme a Mills, ma il processo contro di lui è stato sospeso in seguito alla sua promulgazione di una legge parlamentare dello scorso luglio che gli concede l’immunità dai procedimenti giudiziari, insieme alle altre tre maggiori cariche dello Stato. La Corte Costituzionale italiana deve ancora decidere se la legge sia legittima e dovrebbe iniziare le udienze a luglio.

Federico Cecconi, l’avvocato italiano di Mills, non ha voluto rilasciare alcun commento. Massimo Donadi, del partito di opposizione di centro-sinistra Italia dei Valori, ha affermato che Berlusconi dovrebbe abrogare l’immunità oppure dimettersi. Ha detto inoltre che se l’Italia fosse un “paese normale”, Berlusconi sarebbe stato costretto a dimettersi sotto la pressione dell’opposizione, della stampa e dell’opinione pubblica.

Antonello Soro, del Partito Democratico, il principale partito d’opposizione, ha affermato che il caso Mills getta una pesante ombra di sospetto sul Presidente del Consiglio. Ha invitato Berlusconi a ritirare l’immunità e a presentarsi davanti ai magistrati secondo l’iter normale per provare la sua innocenza.

Daniele Capezzone, portavoce del Popolo della Libertà, il partito di centro-destra al governo, ha dichiarato che Nicoletta Gandus, il giudice che ha presieduto al processo, aveva un atteggiamento pregiudiziale contro Berlusconi.

La seconda moglie di Berlusconi, Veronica Lario, ha chiesto il divorzio dopo che il Presidente del Consiglio ha partecipato al diciottesimo compleanno di Noemi Letizia, un’aspirante modella ed attrice di Napoli, che lo chiama Papi.

A febbraio, la corte di Milano ha anche ordinato a Mills di pagare danni pari a 250.000€, per aver danneggiato la reputazione della carica del Presidente del Consiglio italiano.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi lawyer David Mills lied in testimony" di Richard Owen]


LA RUSSA vs UN LIBERO CITTADINO: "ce lo possiamo identificare e portare via"

La libertà di espressione del pensiero ormai è un lontano ricordo ........ sentire La Russa che dice ai poliziotti di identificare e portare via un libero cittadino (Duccio di "Qui Lecco Libera") mi ha fatto venire il sudore freddo, è come un'incubo color nero-fascio che riemerge dal passato; è incredibile come questi pseudo politici siano gentili e bene educati a Porta a Porta ... quand'invece la loro vera faccia è tutto l'opposto ...... come se non bastasse dà pure del cretino a questo ragazzo che dovrebbe essere preso come esempio da tutti noi.

venerdì 22 maggio 2009

REPORT, puntata del 24 maggio 2009

come sono andate a finire alcune delle inchieste trattate nelle serie passate:

Vicenda Alitalia. Il 13 gennaio scorso c'e' stato il primo volo di Cai, nata dalla cordata di 16 soci capitanata da Roberto Colaninno che si e' comprata la parte sana di Alitalia, alleandosi con la Airone di Carlo Toto. Siamo andati a vedere come funziona oggi la nuova compagnia, che fine hanno fatto gli azionisti e gli obbligazionisti e cosa e' riuscito a vendere il commissario Augusto Fantozzi per rimborsare i creditori. E Alitalia, alla fine, e' davvero salva?
Ambiente. Dopo avere denunciato con un'ampia inchiesta sulla pesca illegale l'uso delle spadare e dello strascico sotto costa e di come vengono aggirati i controlli, grazie anche alla debolezza delle norme di contrasto, siamo andati a verificare come sono cambiate le cose alla ripresa della stagione.
Abbiamo poi anche trattato il tema della scomparsa delle api, causato dall'uso massiccio di pesticidi e prodotti chimici nelle coltivazioni del mais. Un anno dopo torniamo fra gli apicoltori padani per vedere se la situazione e'cambiata.
Torneremo a parlare dei derivati: i prodotti finanziari responsabili della crisi mondiale e che rischiano di mettere in ginocchio anche molti Comuni, Province e Regioni. Gli Enti Territoriali che avevano sottoscritto derivati con le banche italiane sono in rosso per 1 miliardo e 929 milioni, senza contare i derivati sottoscritti con le banche estere, che si erano accaparrate ben il 60% del mercato e che non vengono segnalati alla Centrale Rischi. Siamo andati a vedere come se la sono cavata le Regioni che avevano fatto i derivati con la Lehman Brothers che e' fallita,e se le amministrazioni pubbliche hanno verificato nel frattempo se le banche hanno caricato dei margini eccessivi, come avevamo segnalato due anni fa.
Report ritornera' anche sulla vicenda delle frequenze Tv e sull'avvento del digitale. L'AGCOM, Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, l'8 aprile del 2009, ha deliberato la gara per 5 frequenze digitali, che si aggiungono alle 16 che sono state assegnate agli operatori gia' esistenti. E' la risposta alla Commissione europea che aveva aperto una procedura di infrazione contro l'Italia per non aver consentito a nuovi soggetti di entrare nel mercato televisivo. E' il semaforo verde per lo spegnimento del segnale analogico e il passaggio alla televisione digitale.
A distanza di due settimane torneremo ad occuparci anche di San Marino per seguire gli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria sul riciclaggio che ha visto coinvolte banche e finanziarie e per dare conto delle reazioni successive alla nostra trasmissione.
Inoltre ...... Aggiornamento sulla social card.

ANNOZERO, puntata sui preti pedofili (31 maggio 2007) ...... per non dimenticare

La famosa puntata di Annozero sui preti pedofili del 2007, scatenò molte polemiche, ho ritenuto utile mettere il collegamento per rivederla, utile soprattutto per i buoni cattolici, che spesso ignorano i comportamenti del Vaticano di fronte ai casi di pedofilia, che ha per anni insabbiato nel silenzio migliaia di casi, complice una lettera di Ratzinger spedita ai vescovi di tutto il mondo.

Vedi la puntata

Ed ecco il documentario della BBC in 4 parti di cui si parla nella puntata:




DONADI vs GHEDINI a Porta a Porta

Donadi cerca di spiegare la verità sul caso Mills-Berlusconi, Ghedini gli parla sopra per tutto il tempo senza che Vespa intervenga (come dovrebbe fare un buon moderatore), facendo una confusione totale, sovrapponendosi con la sua vocina infida e petulante e riuscendo a non fare capire nulla agli italiani; per fortuna nel video sotto è stato sottotitolato ciò che ha detto il rappresentante dell'Idv che è la verità.

CLEMENTINA FORLEO, intervista sulla vittoria del ricorso al TAR

"riformare la giustizia sicuramente serve ma non serve riformarla in questo modo. Non far passare alla gente al cittadino la conoscenza di quello che avviene ai suoi danni secondo me è scandaloso. La riforma delle intercettazioni telefoniche che cosa serve? Non certamente a risparmiare. Serve evidentemente ad evitare che la gente venga a conoscenza di telefonate che coinvolgono potenti, che coinvolgono potentati politici, economici e anche giudiziari, pensiamo per esempio alla famosa telefonata di Giuseppe Chiaravallotti, che era un alto magistrato che attualmente è vicepresidente dell'authority per la privacy, che parlando con la sua segretaria di De Magistris ebbe a dire "questo è un pagliaccio lo dobbiamo ammazzare? Non conviene! Gli faremo passare gli anni suoi a difendersi e diamo i soldi alla camorra." Sarebbe stata una battuta di pessimo gusto qualora poi i fatti non gli avessero dato ragione. Fu una profezia. Credo che questa riforma voglia proprio quello, voglia che la gente non sappia queste cose che avvengono evidentemente ai suoi danni"     (Clementina Forleo)

giovedì 21 maggio 2009

STAMPA ESTERA SULLA SENTENZA BERLUSCONI-MILLS

Silvio Berlusconi corruppe un avvocato inglese, affermano i giudici italiani

[The Guardian]

* I giudici spiegano chiaramente l’origine del pagamento a Mills.
* Il Presidente del Consiglio respinge le accuse, secondo lui “scandalose”.

Silvio Berlusconi è finito sotto il fuoco dei leader dell’opposizione in Italia dopo che un tribunale ha dichiarato che Berlusconi corruppe il suo avvocato, David Mills, così da poter evitare l’arresto per le accuse di corruzione e mantenere gli “enormi profitti derivanti dalla conclusione di operazioni societarie e finanziarie illecite”.

I giudici hanno depositato le motivazioni della loro decisione, presa a febbraio, di condannare Mills, marito del ministro britannico per le olimpiadi, Tessa Jowell, a quattro anni e mezzo di prigione per aver accettato la mazzetta.

Mills è stato infatti ritenuto colpevole di aver accettato una mazzetta di $600,000 (£387,000) in un caso in cui era stato imputato insieme al suo ex cliente, accusato di aver pagato la somma.

Ma poiché Berlusconi si è dotato di immunità giudiziaria dopo essere tornato al potere l’anno scorso, la corte non ha potuto raggiungere alcun verdetto nei suoi confronti.

La sentenza di oggi rende evidente ciò che fino a tre mesi fa era solo implicito: il denaro pagato a Mills proveniva dal miliardario Presidente del Consiglio italiano.

In una tacita ammissione della serietà della situzione, Berlusconi ha annunciato che avrebbe rilasciato una dichiarazione di fronte al Parlamento; ma senza fissare alcuna data. “E’ una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà come, ne sono convinto, si proverà in appello”, ha dichiarato, aggiungendo che si sarebbe presentato di fronte al Parlamento “non appena ne avrebbe avuto tempo” per “dire almeno ciò che ormai da qualche tempo penso di certi giudici”.

Il leader del più grande gruppo di opposizione, il Partito Democratico, Dario Franceschini, ha dichiarato: “Dovrebbe venire a dire ‘rinuncio ai privilegi [derivanti dalla legge sull’immunità] e mi sottopongo al processo come qualsiasi altro cittadino’ “.

Il leader del più piccolo partito, l’Italia dei Valori, ha dichiarato che l’unica opzione per Berlusconi sarebbe quella di “rassegnare immediatamente le dimissioni, perché se il Presidente del Consiglio non ha il coraggio di lasciarsi processare, renderà legittimo nella coscienza degli italiani ritenere che sia colpevole”.

Ma Mario Valducci, un anziano membro del partito del primo ministro, il Popolo delle Libertà, ha dichiarato: “E’ tempo che la magistratura torni ad essere credibile”.

“Episodi come questi causano solo difficoltà e confusione nei cittadini, oltre a confermare quanto sia stato necessario approvare la legge sull’immunità”.

Mills progettò per Berlusconi e la Finivest, l’azienda al centro del suo impero commerciale, una rete di società offshore. I pubblici ministeri negli anni ‘90 addussero che questa rete veniva usata, tra l’altro, per versare finanziamenti illeciti al partito dell’allora primo ministro italiano, Bettino Craxi. Affermarono inoltre che Berlusconi corruppe membri della Guardia di Finanza per ottenere un trattamento favorevole nelle questioni fiscali del suo gruppo.

In entrambi i processi, Mills era un testimone chiave per l’accusa. Ma, come hanno affermato ieri i giudici, egli operò come “falso testimone, consentendo a Silvio Berlusconi e alla Fininvest di ottenere l’impunità”.

I giudici hanno ritenuto fondata l’asserzione dell’accusa secondo la quale nel 1997, quando si trovava all’opposizione, il magnate della TV e dell’edilizia si accordò con Mills per essere ricompensato in cambio della sua testimonianza.

In un’affermazione poi ritrattata, l’avvocato inglese avallò la versione degli eventi che egli aveva dato al suo commercialista londinese – ovvero che egli aveva “tenuto Mr B fuori da un mare di guai in cui si sarebbe trovato se avessi detto tutto quello che sapevo”.

I giudici hanno affermato che parte del pagamento mirava a compensare Mills per il modo indiretto in cui il denaro fu posto in suo possesso, “tutte le operazioni di riciclaggio che avrebbe dovuto effettuare per nascondere, mascherare, trasformare e intascare la somma illegalmente pagatagli”.Il modo in cui guidò il denaro lungo una catena di società e trust offshore in un periodo di tre anni ha rappresentato “una delle sue più raffinate e criminali attività di riciclaggio”, hanno affermato i giudici.

Mills, che ha vigorosamente proclamato la sua innocenza, non è finito in prigione perché secondo la legge italiana potrà rimanere libero finché non saranno esaurite tutte le istanze d’appello. Il crimine per il quale è stato condannato, in ogni caso, ci si aspetta vada in prescrizione il prossimo anno.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi bribed British lawyer, say Italian judges" di John Hooper]

IL BERLUSCONI FURIOSO

Il Premier si altera con i giornalisti di Repubblica e Unità ed evita le risposte:

ANNOZERO, puntata del 21 maggio 2009



rivedi la puntata integrale

Per non scordare: rivedi la puntata sui preti pedofili (31-5-2007)

martedì 19 maggio 2009

PROCESSO BERLUSCONI-MILLS, ecco le motivazioni della sentenza (gli articoli della stampa nazionale)


Mills di questi giorni
di Marco Travaglio

Per il Tribunale di Milano l'avvocato David Mills, ex consulente della Fininvest di Berlusconi, è stato corrotto con 600 mila dollari provenienti dalla Fininvest di Berlusconi per testimoniare il falso in due processi a carico di Berlusconi. Notizia davvero sorprendente, visto che Mills aveva confessato tutto al suo commercialista («ho tenuto Mr B. fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo») e alla Procura di Milano. Mistero fitto sull'identità di Mr.B, cioè del corruttore. Il sito del Corriere, attanagliato da dubbi atroci, titola: «I giudici di Milano: Mills fu corrotto». Da chi, non è dato sapere. Voci di corridoio parlano di un nano bitumato, che poi era l'altro imputato nel processo, ma è riuscito a svignarsela appena in tempo con una legge incostituzionale, dunque firmata in meno di 24 ore dal Quirinale nell'indifferenza della cosiddetta opposizione. Ora Mills dichiara: «Mi è stato raccomandato di non fare commenti». Da chi, è un mistero. Purtroppo l'ignoto raccomandatore s'è scordato di tappare la bocca anche ai suoi portavoce, che han commentato la sentenza come il condannato fosse lui: «Condanna politica e a orologeria». Anche la Rai s'è regolata come se il corruttore fosse il padrone, cioè il premier: infatti non ha inviato nemmeno una videocamera amatoriale a riprendere la lettura della sentenza. Uomini di poca fede: non hanno capito che Berlusconi non c'entra, che Mills s'è corrotto da solo. Infatti, subito dopo la sentenza, non s'è dimesso il presidente del Consiglio. S'è dimesso il capo dell'opposizione.








Lo si legge nelle motivazioni della sentenza.L'avvocato inglese, condannato a Milano a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari, agì "da falso testimone per consentire al premier l'impunità dalle accuse, ma anche per proprio interesse economico". L'opposizione: premier rinunci a Lodo Alfano (Ansa)





Documento: ecco la sentenza
L'avvocato inglese condannato a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari: "Falso testimone - si legge nelle motivazioni - per consentire a lui e alla Fininvest l'impunità, o almeno, il mantenimento dei profitti". Il premier: "Riferirò alle Camere" (Repubblica)
SCHEDA Fra ricorsi e Lodo Alfano di GIOVANNI GAGLIARDI
COMMENTO Il Cavaliere impunito di MASSIMO GIANNINI



Depositate le motivazioni della sentenza di condanna del legale inglese
«Mentì per salvarlo». Il Pd attacca: il Cavaliere salvato dal lodo Alfano (La Stampa)