venerdì 29 aprile 2011

William e Kate si sono sposati? e 'sti cazzi?

William e Kate? Chi se ne frega, chi sono? che importanza hanno per la mia vita? perchè in mondovisione? facciano quello che vogliono ma permettete che io me ne sbatta abbondantemente le palle. Sono solo merce per riempire programmi tipo Porta a Porta, pomeriggio5 e via dicendo; non si può trovare un canale che non ne parli e straparli, occorre solo spegnere la TV.
Mi stupisco che ancora gli inglesi si disturbino a sopportare una famiglia reale che campa sulle loro spalle.

la lettera di Celentano sui referendum (il Fatto Quoridiano, 29 aprile 2011)

Caro direttore, ma soprattutto cari STUDENTI, comunisti, fascisti, leghisti e operai costretti a lavorare nell’insicurezza. Come avrete letto su tutte le prime pagine dei giornali, il governo non demorde. Continua, sfidando l’intelligenza anche di chi lo ha votato, nella sua DEMONIACA voglia di avvelenare gli italiani. Gli unici che, fino a prova contraria, hanno saputo distinguersi da tutti gli altri popoli IMBECILLI per aver avuto, già 24 anni fa, la saggia intuizione di dire NO alla bevanda radioattiva che, in nome di quel “benessere” tanto sbandierato da Berlusconi, ti uccide in cambio di un voto contro la VITA.

Ma oggi purtroppo il pericolo radioattivo, e quindi di morte lenta e dolorosa, è di gran lunga maggiore di quanto è avvenuto in quegli anni. Che peso può avere oggi la saggezza degli italiani se poi chi ci governa fa dei discorsi cretini come quello che abbiamo ascoltato a Porta a Porta dal ministro Paolo Romani? “Innanzitutto essere nuclearisti – ha detto – non può essere definita una bestemmia. Lo sono tutti i più grandi paesi del mondo, l’America, la Russia, la Cina, il Giappone e tutti i paesi europei. L’unica grande potenza industriale che non ha il nucleare è solo l’Italia”. Come dire che, se la maggioranza dei paesi industriali vogliono suicidarsi, la logica vuole che chi non si suicida è un mascalzone. Purtroppo invece, caro ministro, essere nuclearisti non solo è una bestemmia, ma significa essere DEMENTI fin dalla nascita. La verità è che il vostro è un trucco per indebolire il referendum: senza il quesito del nucleare (e ora state tentando di far saltare anche quello sull’ACQUA), sperate che il LEGITTIMO IMPEDIMENTO non raggiunga il quorum. Stavolta credo che sarà proprio il governo a finire con “il quorum a pezzi”.

Non so come si pronuncerà la Cassazione. È a lei che spetta l’ultima parola per decidere se il quesito referendario è venuto meno o no. In ogni caso non si potrà fare a meno di andare a votare. Se non altro per non deludere quel MILIONE di persone che vede in Antonio Di Pietro l’unico vero combattente per la salute delle prossime generazioni. Perché di questo si tratta, cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Che Di Pietro stia cercando di salvarci dall’immane catastrofe lo si capirà prima di quanto si creda. La “Pubblica Ottusità” dei vari Romani, Sacconi, Quagliariello, Gasparri e Prestigiacomo ha quasi raggiunto il punto di non ritorno. E la NATURA, la cui pazienza è ormai a pezzi, non tarderà molto a darci i suoi nuovi segnali.

E a tal proposito voglio dire due parole non a Berlusconi, ormai in preda a uno stato confusionale, ma a ciò che è rimasto della sua COSCIENZA che, per meglio identificarla a chi legge la chiamerò con lo stesso nome del presidente del Consiglio, ma al femminile, poiché mi piace immaginare che la voce della coscienza abbia piuttosto i modi dolci e gentili di una bella figura femminile che non quelli rudi e maschili.

Cara Silvia, il fatto che tu sia inascoltata non significa che tu debba calare le braghe, scusa volevo dire la gonna, non so come sei vestita, non ha importanza; ma al governo c’è qualcuno di cui forse tu hai smarrito la fisionomia e che sta sbagliando tutto. Se tu lo molli si perde definitivamente e chi ci va di mezzo poi è la povera gente che lo ha votato. È il momento invece di alzare la voce e fargli capire come stanno le cose. Devi dirgli che gli italiani non sono così cretini… anche le formiche lo hanno capito che questa mossa di soprassedere sul nucleare non solo è una truffa ai danni di chi vuole VIVERE, ma serve soprattutto a tener fede a quel CONTRATTO di MORTE che Berlusconi ha firmato con Sarkozy per la costruzione di quattro nuove centrali NUCLEARI. Devi dirgli che non si può far gestire l’ACQUA ai privati. L’ACQUA è un bene comune, di tutti. Come si può pensare che, se io ho sete, devo pagare per bere? E poi devi dirgli che all’estero tutte le sue strategie risultano assai sospette, ridicole e soprattutto non chiare.

Cara Silvia, a tutti capita di dire qualche bugia, ma a fin di bene. Forse anche a te sarà capitato, o no?… Scusa dimenticavo, tu non puoi dire bugie… neanche a fin di bene… Il compito che ti è stato affidato, fin dai più remoti albori del mondo, è quello di dirci sempre la verità anche se noi continueremo a rifiutarla. Scusa, me l’ero scordato, per un attimo anch’io mi sono fatto prendere dalle puerili voglie di grandezza del mondo esterno…. Ora capisco perché fin dalla nascita il presidente del Consiglio ti ha ripudiata. Le bugie che lui dice infatti sono SPAVENTOSE e senza un minimo di pudore.
Vuol farci credere che lui davvero pensava che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Vuol cambiare la Costituzione a furia di barzellette che non fanno ridere, ce l’ha coi magistrati che vogliono processarlo.

Le accuse su di lui non si contano ormai: magari è davvero innocente, però non lo sapremo mai. Lui continua a non presentarsi ai processi e non si accorge che i suoi elettori cominciano a farsi delle domande, a chiedersi se è giusto essere governati da un BUGIARDO. Certo, è difficile pensare che non lo sia, anche se il dubbio traspare lontanamente e subito svanisce di fronte all’ARROGANZA di tacere ciò che tutti si aspettavano da lui. Ossia, l’unica BUGIA che il Cavaliere avrebbe dovuto dire e che volutamente non ha detto per non condannare il malsano gesto di Lassini e i suoi TRISTI manifesti. Anzi ha fatto esattamente il contrario. Ha telefonato all’ATTACCHINO e gli ha espresso il suo pieno sostegno, naturalmente seguito a ruota dalla coppia Daniela Santanchè e Giorgio Straguadagno i quali, anche loro, gli hanno assicurato il voto nonostante il giusto aut aut del sindaco Moratti. Un gesto, quello della coppia “Daniela-Straguadagno”, da cui è chiaro il riferimento a possibili frizioni tra la Moratti e l’incantatore di serpenti. Lui è inafferrabile per i giudici che, a malapena, il massimo che hanno ottenuto è stato quello di portarlo fuori dal tribunale e non “DENTRO”, dove purtroppo non è possibile stabilire se i suoi comportamenti sono giusti o sbagliati.

Però, anche senza un tribunale, noi lo possiamo intuire dalle sue azioni. Come parla, come ride, come racconta le barzellette e soprattutto capire il motivo per cui le racconta. Capire cosa c’è dietro quella barzelletta raccontata con aria apparentemente ingenua e, cosa importante, dove è diretto l’amo che aggancerà la sua prossima vittima.

E la sua prossima vittima purtroppo sono ancora gli italiani. Da qualche parte ho letto che due signor “NESSUNO” TELECOMANDATI, come giustamente dice il cristallino Di Pietro, hanno presentato due emendamenti al regolamento della Rai in campagna elettorale, affinché tutto sia compiuto sul colossale SCIPPO perpetrato ai danni del referendum sul nucleare, nel caso la Cassazione vada contro la richiesta del governo, e si pronunci invece a favore della sua validità. Il primo emendamento consiste nel togliere alle tribune elettorali il 30% di spazio e darlo al “comitato per il non voto”, in modo da ridurre gli spazi promozionali per il Sì contro le CENTRALI ATOMICHE a un terzo. Il secondo vuole completare l’opera di devastazione facendo cominciare la campagna referendaria solo dopo le amministrative, anche qui per ridurre i tempi di dibattito che rimarrebbero di soli 12 giorni.

Come vedete non si tratta più di DESTRA o SINISTRA per capire che un uomo come Berlusconi non solo non può governare l’Italia, ma nessun paese. Al massimo lui e i suoi falsi trombettieri, come li chiama Travaglio, possono andar bene per una piccola TRIBU’, dove tutti quanti, raccolti intorno al capo, si nutrono a vicenda della loro stessa FALSITA’.

Cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Mi sembra chiaro che a questo punto non ci resta che l’unico mezzo di sopravvivenza. Il voto. Non possiamo assolutamente mancare. Il 12 Giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il LEGITTIMO IMPEDIMENTO. E, se lo dovesse togliere dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini.

Contro il NUCLEARE
Contro la PRIVATIZZAZIONE dell’ACQUA
Contro il LEGITTIMO IMPEDIMENTO

da Il Fatto Quotidiano del 29 Aprile 2011

mercoledì 27 aprile 2011

annozero, puntata del 28 aprile 2011


se l'Italia bombarda, non lo farà a nome mio

Costituzione della Repubblica Italiana

-Art. 11 = L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

la Cassazione ci salvi da Berlusconi

Berlusconi ha confessato che il nucleare si farà, prima o poi, che la moratoria era solo un modo per far fallire i referendum abrogativi, ora la Cassazione deve pronunciarsi nel merito, e speriamo che ci difenda dai doppi giochi del governo.

di seguito il post di Grillo:
-Le parole pronunciate ieri da un vecchio pazzo segnano il confine tra la fine della democrazia in Italia e la sua, pur fioca, sopravvivenza:"Siamo assolutamente convinti che l'energia nucleare è il futuro per tutto il mondo. La moratoria è servita per avere il tempo che la situazione giapponese si chiarisca e nel giro di 1-2 anni l'opinione pubblica sia abbastanza consapevole da tornare al nucleare, l'accadimento giapponese a seguito anche di sondaggi che abitualmente facciamo ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini, se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire". Il governo "responsabilmente ha ritenuto di introdurre questa moratoria per far sì che si chiarisca la situazione e che, magari, dopo un anno, forse due anni, si possa ritornare ad avere un'opinione pubblica consapevole della necessità di tornare all'energia nucleare, i molti contratti stipulati non vengono abrogati (tra EDF e Enel, ndr), stiamo continuando e decidendo di mandare avanti molti settori di questi contratti come quelli relativi alla formazione”.In queste parole c'è il totale disprezzo del cittadino, della volontà popolare.La Cassazione deve pronunciarsi sul referendum contro il nucleare. Il Governo ha ritirato la legge per la costruzione delle nuove centrali per riproporla tra un anno (parole pubbliche del capo del Governo) nella speranza che il disastro di Fukushima venga dimenticato. E', come capirebbe anche un bambino di cinque anni, una presa per il culo. L'Ufficio centrale della Cassazione, presieduta da Capotosti, deve decidere se il referendum si terrà ugualmente. Se lo cancellerà sarà complice.L'articolo 39 della legge 352/1970 prevede "se prima della data dello svolgimento del referendum, la legge, o l'atto avente forza di legge, o le singole disposizioni di essi cui il referendum si riferisce, siano stati abrogati, l'Ufficio centrale per il referendum dichiara che le operazioni relative non hanno più corso".Qui, come è chiaro, non si vuole abrogare nulla, solo far passare il tempo. E' una tecnica mafiosa: "Quannu tira u ventu fatti canna!" (quando soffia il vento fatti canna) di un governo nuclearista e di un'opposizione collusa che ha Veronesi come testimonial (ex senatore del Pdmenoelle) e che ha fatto fallire l'accorpamento delle elezioni amministrative con i referendum con le sue assenze in aula (10 Pdmenolelle, 2 Idv). La Cassazione è di fronte a un bivio. O con i cittadini, o con un corruttore piduista e i suoi lacchè. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.-

sabato 16 aprile 2011

Questi finiani son poca cosa

Duccio di Qui Lecco Libera fa domande a Bocchino sul passato , quando anche lui votava le leggi ad personam, le risposte sono vaghe ed evasive .... ovviamente.

venerdì 15 aprile 2011

Report, puntata del 17 aprile 2011

La puntata si intitola “LA CITTÀ DEI RANCORI” di Alberto Nerazzini.
Il video e la trascrizione integrale del testo della nuova inchiesta sara’ on line su www.report.rai.it dieci minuti dopo il termine della messa in onda.
Era il modello del buon governo, l’invenzione amministrativa migliore del dopoguerra italiano: Bologna. Era la ricca capitale del Partito Comunista, la capitale del “fare”, della solidarietà e della programmazione. Un’idea di città realizzata da ex partigiani come Dozza, il sindaco più amato, e successivamente governata da altri uomini del Partito come Fanti, Zangheri e Imbeni che consolidarono un’eredità fatta anche di cooperative efficienti e infrastrutture all’avanguardia. Poi è entrata in gioco una crisi politica e istituzionale, e il passato si trasforma in mito: il Partito si dissolve, il tessuto produttivo e la classe dirigente si indeboliscono. Ma se la crisi di Bologna ha radici lontane, oggi è conclamata: da quattordici mesi al Palazzo Comunale c’è un commissario, Anna Maria Cancellieri, mandata dal governo a gestire la città dopo le dimissioni dell’ultimo sindaco, Flavio Delbono. Delbono era l’uomo scelto dal Pd per governare dopo la “delusione Cofferati”, ma dopo una manciata di mesi è vittima del Cinzia-gate, lo scandalo giudiziario che lo costringe ad abdicare e che lo porta davanti ai giudici per i viaggi fatti con la sua segretaria-fidanzata Cinzia Cracchi a spese dei contribuenti, quando era vicepresidente della Regione. Oggi Delbono deve difendersi da accuse pesanti, mentre la città, immobilizzata dalla lunga gestione commissariale, si appresta finalmente a tornare al voto. L’inchiesta di Report, realizzata da Alberto Nerazzini, è un viaggio nella città che un tempo era il modello del buon governo e che oggi invece non riesce a mettere in funzione una linea di filobus costata quasi 200 milioni di euro. È un viaggio negli sprechi di una città, dove rischiano di fallire tutti: i politici, le fabbriche, la squadra di calcio. Incontrare chi si candida a risolvere i problemi di Bologna vuole dire guardare da vicino la crisi della politica di un intero Paese.

Andrà inoltre in onda:
IL PREZZO GIUSTO

di Michele Buono e Piero Riccardi

Chi decide il prezzo di quello che mangiamo? Quali sono le conseguenze sociali quando il costo del pane e della pasta sono troppo alti o troppo bassi? Un'inchiesta di Piero Riccardi e Michele Buono.

Per la rubrica C’E’ CHI DICE NO andrà in onda:
NINO DE MASI

di Luca Chianca

La Calabria è una delle regioni in cui si vendono più Jacuzzi e allo stesso tempo quella non le case più brutte: ricche all’interno e povere all’esterno. Quando uno guadagna bene vuole anche avere la soddisfazione di farlo vedere. L’imprenditore Nino De Masi ha detto no, non accettando mai il ricatto e le vessazioni della criminalità organizzata e il sistema del pagamento del pizzo.

martedì 12 aprile 2011

Fukushima: siamo a livello 7


Ora anche la Tepco ammette che forse siamo addirittura peggio che a Chernobyl nell'86; e proprio come allora si è ripetuto, nonostante fossimo nell'avanzatissimo Giappone, una generale tendenza a minimizzare tutto, a cagare le informazioni col contagocce, sono addolorato per le persone che ne avranno già subito gravi danni e che si aggraveranno in futuro; e mi preoccupo molto per le troppe centrali nucleari a due passi da casa nostra, spero che i francesi si sveglino e che non appena abbiano finito di guardare Sarkozy mentre gioca a fare la guerra, comincino a votare qualcuno che i reattori li voglia chiudere davvero.

Livello 7 ragazzi, e ancora non si sa se potrebbe aumentare, purtroppo nei tg italiani la notizia è scivolata in fondo alle scalette, col chiaro intento di far fallire il quorum del referendum del 12 e 13 giugno; maledetta informazione al guinzaglio di Berlusconi, si avete presente quel noto rappresentante di laser per depilazione da 45.000 €? Si, si, proprio quello.

sabato 9 aprile 2011

Report, puntata del 10 aprile 2011

La puntata si intitola “IL PRODOTTO SEI TU” di Stefania Rimini.
- Il video integrale dell'inchiesta è on line sul sito www.report.rai.it -
“Condividi” e “connetti” sono le parole del momento su tutte le piattaforme sociali: Facebook, Youtube, Twitter, Foursquare, LinkedIn… Ce ne sono ormai a decine e anche chi aveva delle remore si sta iscrivendo. Tra gli Italiani che vanno su internet, 1 su 2 usa Facebook e il suo fondatore Mark Zuckerberg a 26 anni si è fatto un gruzzolo di 7 miliardi di dollari. Anche Larry Page e Sergey Brin avevano 26 anni quando hanno fondato Google e oggi si son messi da parte 15 miliardi di dollari a testa. E’ una nuova corsa all’oro nel Far West digitale. Milioni di Gigabytes delle nostre informazioni personali scalpitano per uscire dai corral delle fattorie di server californiane. I nostri nomi e cognomi, indirizzi, numero di cellulare, gusti, preferenze sessuali e d’acquisto, vogliono correre liberi nelle praterie della Rete dove i pubblicitari non vedono l’ora di prenderle al lazo e Facebook ha il compito di trattenerli. Ma ci riesce sempre? E Google, cosa sa di noi e cosa se ne fa delle informazioni che raccoglie? Condividere è facile anche su Youtube, dove gli Italiani cliccano i video un miliardo di volte al mese e può succedere che qualcuno condivide la roba tua anche se non te lo saresti mai aspettato. Come si fa a difendersi? E come si evitano le trappole che i criminali allestiscono per derubare gli utenti di Facebook quando cliccano il tasto “mi piace”? Circa 17 milioni di Italiani usano Facebook ogni giorno per comunicare con i loro amici , ma in certi casi ti ritrovi buttato fuori. C’è libertà di espressione su Facebook o hanno fatto accordi con il Ministero dell’Interno per monitorare quello che dicono gli utenti? Intanto l’Autorità garante delle comunicazioni sta preparando un sistema per oscurare parti di siti italiani o per sbarrare totalmente l’accesso ai siti esteri sospettati di violare il diritto d’autore. Migliaia di siti potrebbero diventare inaccessibili come oggi capita a thePiratebay, ma c’è anche il sistema per aggirare la censura italiana. Si può tenere insieme la libertà d’espressione con il profitto oppure come ritengono gli hacker solo una Rete anonima e gratuita è libera e al riparo da ogni controllo? Meglio esporsi come raccomandano i californiani o vivere nascosti come raccomandava Epicuro 2300 anni fa e oggi Wikileaks?
Andrà inoltre in onda:
A TUTTO BIOGAS
Di Michele Buono e Piero Riccardi
Nella scorsa inchiesta ci siamo occupati degli allevatori della pianura padana che per produrre un maiale di qualità vanno in perdita, mentre quelli che producono prosciutti “Dop” lavorano anche cosce estere, pagate la metà, e commercializzate come prosciutti nostrani o di montagna. Ma c’è un’altra minaccia per gli allevatori e il resto dell’agricoltura italiana: le bioenergie, che vanno di moda e intorno alle quali girano un mucchio di soldi pubblici.
Per la rubrica “C’E’ CHI DICE NO”
IL FATTO QUOTIDIANO E LETTERA 43
Di Luca Chianca
Il mondo dell'editoria è in crisi da tempo: nei primi 45 giorni di quest’anno le vendite in edicola sono calate del 5%. Sono in molti a pensare che aprire un giornale equivale ad un investimento a perdere. Eppure c'è chi credendo nelle proprie potenzialità, ha deciso di mettere in gioco la propria professione e dimostrare che in Italia è ancora possibile invertire questa tendenza. Siamo entrati nelle redazioni del Il Fatto Quotidiano e di Lettera 43 per capire come hanno fatto…

venerdì 8 aprile 2011

Joumana Haddad - "ho ucciso Shahrazad"


Se volte capire qualcosa del mondo arabo, soprattutto l'universo femminile del mondo arabo, leggetevi "ho ucciso Shahrazad" di Joumana Haddad, scrittrice e poetessa libanese; lei vi saprà mostrare un punto di vista critico con le contraddizioni del suo mondo ma ci ricorda che anche noi occidentali abbiamo le nostre; quando sono arrivato all'ultima pagina mi son detto: "ma come è già finito?"; stupenda la sua visione critica con le religioni (molto in sintonia con il mio pensiero), e toccante il racconto della sua infanzia in una Beirut sotto le bombe, dove l'unico modo per uscire era con la lettura dei libri di papà, soprattutto quelli con argomenti per adulti presi di nascosto.

mercoledì 6 aprile 2011

annozero, puntata del 7 aprile 2011





vedi anche:

Gino Strada a L'Aquila (1° aprile 2011)

"non chiamarmi terremoto" (toccante film sul terremoto raccontato da una ragazzina di 12 anni)

MAURIZIO CROZZA, copertina Ballarò 05/04/2011

"non chiamarmi terremoto", un film della tragedia dal punto di vista di una dodicenne



non chiamarmi Terremoto (sito ufficiale)

È un mediometraggio che utilizza la tecnica narrativa della fiction, che unisce un interesse e un punto di vista emotivo ed esperienziale con le informazioni scientifiche necessarie a capire come comportarsi prima, durante e dopo un terremoto per ridurne gli effetti rispettando le norme sismiche con un occhio di riguardo all’efficienza energetica.

Marta, 12 anni, vive a L’Aquila, dove tutti la conoscono con il soprannome “Terremoto”. Dopo la notte del 6 aprile 2009 nessuno riesce a chiamarla più così. Il terremoto l’ha trasformata e non solo nel nome.

Un anno dopo l’evento, Marta e la sua classe si dedicano all’allestimento di una mostra sul terremoto in occasione del primo anniversario del sisma che ha colpito la sua città.Attraverso una serie di esperienze e di incontri, la protagonista si trasforma da ragazzina in giovane adulta diventando sempre più consapevole. Non si rassegna al fatalismo e non si fa guidare neppure dalla paura. Impara invece a riconoscere le strutture antisismiche e i rischi connessi a un territorio dove il terremoto, prima o poi, torna sempre. E capisce come comportarsi quando la terra trema.

un racconto basato su una storia vera

La protagonista della fiction, la sua famiglia, i vigili del fuoco e i cittadini che compaiono nel film hanno tutti vissuto il terremoto di L’Aquila del 6 aprile 2009. Hanno scelto di prestarsi gratuitamente alla realizzazione di questo filmato con il desiderio di dare il loro contributo per diffondere la conoscenza su come si possano ridurre i danni prodotti dai terremoti.

sabato 2 aprile 2011

report, puntata del 3 aprile 2011

La puntata si intitola LA BANDA DEL BUCOdi Bernardo Iovene. in onda su raitre alle 21,30 Il video e la trascrizione integrale del testo della nuova inchiesta sarà on line su www.report.rai.it dieci minuti dopo il termine della messa in onda.

Una cava una volta sfruttata, se non viene ripristinato l’ambiente, diventa una discarica. Questo in barba a una legge nazionale che regola le attività estrattive già dal 1927. Lo Stato poi, circa 40 anni fa, ha trasferito alle Regioni le competenze per meglio regolare il fenomeno. Ma ancora oggi c’è chi non ha realizzato il piano per le estrazioni sul proprio territorio. Non c’è in Piemonte dove le cave sono concentrate tra la provincia di Biella e quella di Vercelli, e dove, nonostante siano una zona dove avviene il ricambio delle acque della falda, si permette di scavare fino a50 metri di profondità per estrarre ghiaia e sabbia. A Caserta i colli Tifatini sono stati interamente erosi, la zona è stata dichiarata altamente critica e la magistratura è dovuta intervenire sui mancati ripristini e i mancati controlli sulle escavazioni abusive. A Brescia molte cave sono state trasformate in discariche, nonostante ci fossero già in piedi progetti per il ripristino ad uso agricolo o a verde. Ha deciso la regione anche contro il parere del comune, come a Varese dove una cava abusiva, chiusa nel 1985, è stata riaperta e sono stati autorizzati scavi per circa un milione e mezzo di metri cubi. Si tratta della collina di Cantello che è praticamente destinata a sparire, sotto però c’è la riserva d’acqua dell’intera città di Varese. Poi ci sono le cave di Carrara, dove da centinaia di anni i pregiati marmi sono estratti dalle montagne che sovrastanola città. Madal 1992 le ditte a valle portano, oltre i blocchi, anche le scaglie di marmo che servono a produrre il carbonato di calcio. E così il traffico è balzato da 200 a migliaia di camion che ogni giorno rendono l’aria irrespirabile ai cittadini per via delle polveri rilasciate durante la movimentazione. Le concessioni per legge dovrebbero essere temporanee, eppure le imprese sono sempre le stesse da decenni. C’è chi opera ormai da 16 anni senza concessione, pagando un semplice canone che i comitati dei cittadini definiscono irrisorio rispetto al danno che creano all’ambiente, soprattutto se paragonato ai profitti di chi sfrutta il territorio.

Andrà inoltre in onda:

“COME MAIALI”

Di Michele Buono e Piero Riccardi

Partiremo dal recentissimo scandalo dei maiali tedeschi alla diossina, con la ricostruzione delle cause della contaminazione analizzate da osservatori tedeschi, per arrivare in Italia tra gli allevamenti dell’Emilia Romagna che devono convivere con le sempre più numerosi centrali a biogas che rendono più degli allevamenti stessi.

Per la rubrica “C’E’ CHI DICE NO”

“MARCO BOSCHINI”

Di Giuliano Marrucci

Mentre la politica nel suo insieme non perde occasione per dare una brutta immagine di se stessa, aumenta l’esercito di amministratori di piccole e piccolissime realtà che per poche centinaia di euro di rimborso spese decidono di dedicare tutto il loro tempo libero alla costruzione di un futuro sostenibile per le loro comunità…

venerdì 1 aprile 2011

Ferma la banda nucleare che affossa le rinnovabili!

pubblico la mail ricevuta da Greenpeace:


una "banda nucleare" occupa tre ministeri cruciali per il paese. “La buona, il brutto e il cattivo” (Prestigiacomo, Tremonti e Romani) sono i protagonisti di un film che non ha nulla di bello.

La “buona” vorrebbe abbandonare i programmi nucleari solo per scrupoli elettorali; il “brutto” ha scoperto, dopo lunga militanza pro-nuke, che l’atomo costa carissimo; il “cattivo” è l’autore di un decreto che affossa un comparto strategico, quello delle rinnovabili, che dà lavoro a 140 mila persone.

Possiamo interrompere questo western atomico, esigere uno scenario nuovo e migliore. Ne va della nostra salute, dell'ambiente, del futuro economico e occupazionale del paese.

Scrivi ai tre ministri: chiedigli di abbandonare la causa nucleare e garantire che il governo non ostacolerà il referendum del 12 e 13 giugno; chiedigli di cancellare subito il decreto “ammazarinnovabili” e avanza richieste precise a sostegno della green energy.

Entra in azione ora, aiutaci a sgominare i banditi dell'atomo!

Inoltra la petizione anche ai tuoi contatti e condividila su Facebook.

Grazie per la tua firma e per tutte quelle che riuscirai a raccogliere.


Andrea Boraschi
Responsabile campagna Energia e Clima
Greenpeace Italia