mercoledì 6 aprile 2011

"non chiamarmi terremoto", un film della tragedia dal punto di vista di una dodicenne



non chiamarmi Terremoto (sito ufficiale)

È un mediometraggio che utilizza la tecnica narrativa della fiction, che unisce un interesse e un punto di vista emotivo ed esperienziale con le informazioni scientifiche necessarie a capire come comportarsi prima, durante e dopo un terremoto per ridurne gli effetti rispettando le norme sismiche con un occhio di riguardo all’efficienza energetica.

Marta, 12 anni, vive a L’Aquila, dove tutti la conoscono con il soprannome “Terremoto”. Dopo la notte del 6 aprile 2009 nessuno riesce a chiamarla più così. Il terremoto l’ha trasformata e non solo nel nome.

Un anno dopo l’evento, Marta e la sua classe si dedicano all’allestimento di una mostra sul terremoto in occasione del primo anniversario del sisma che ha colpito la sua città.Attraverso una serie di esperienze e di incontri, la protagonista si trasforma da ragazzina in giovane adulta diventando sempre più consapevole. Non si rassegna al fatalismo e non si fa guidare neppure dalla paura. Impara invece a riconoscere le strutture antisismiche e i rischi connessi a un territorio dove il terremoto, prima o poi, torna sempre. E capisce come comportarsi quando la terra trema.

un racconto basato su una storia vera

La protagonista della fiction, la sua famiglia, i vigili del fuoco e i cittadini che compaiono nel film hanno tutti vissuto il terremoto di L’Aquila del 6 aprile 2009. Hanno scelto di prestarsi gratuitamente alla realizzazione di questo filmato con il desiderio di dare il loro contributo per diffondere la conoscenza su come si possano ridurre i danni prodotti dai terremoti.

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