mercoledì 14 gennaio 2009

AIR FRANCE DOMINA IL CIELO EUROPEO, e in Italia vola solo la disinformazione


Riporto due articoli molto eloquenti sul caso ex-alitalia di Barbacetto e di Grillo:


Il gioco dell’oca di Silvio di Gianni Barbacetto
"Se in questo Paese esistesse una stampa libera (e se l'opposizione non fosse impegnata a difendere gli inquisiti, a registrare colloqui imbarazzanti e a discutere se è meglio Grand Hotel, Luxuria o Fagioli), Berlusconi e il suo governo sarebbero inchiodati ai pessimi risultati con cui s'affacciano all'anno nuovo. La crisi economica avanza, la cassa integrazione cresce del 500 per cento (!), la corruzione (bipartisan) imperversa. A dispetto della propaganda, le città non sono affatto più sicure, gli stupri e le aggressioni continuano, gli sbarchi di clandestini sono aumentati.
La vicenda Alitalia, poi, è finita nel modo più ridicolo (o drammatico, dipende dall'umore e dai punti di vista). Alitalia sarà di Air France. Dopo un lungo, faticoso e costosissimo gioco dell'oca, è tornata alla casella di partenza. Ad Air France, come era stato deciso dal governo Prodi e smontato da Berlusconi per poterci fare la campagna elettorale in nome dell'italianità della compagnia di bandiera. Solo che allora Alitalia sarebbe stata comprata (e pagata) da Air France, adesso a pagare siamo noi. Il gioco dell'oca ci è costato 3 miliardi di euro, che pagheremo in tasse, e 5 mila esuberi in più. Un bel risultato, non c'è che dire, una bella cifra per finanziare la campagna tricolore di Berlusconi (e di Tremonti: «Mi commuovo quando all'estero vedo i colori italiani sulla fusoliera dei nostri aerei»). L'italianità svanirà al primo aumento di capitale, in compenso dovremo sborsare 3 miliardi per salvare non Alitalia, che ormai è ridotta all'osso, ma l'Air One di Carlo Toto che stava precipitando a causa dei debiti. E per fare un favore alla Banca Intesa di Corrado Passera, che aveva prestato i soldi a Toto. Complimenti, bel risultato, a spese dei cittadini. Se in questo Paese esistessero una stampa libera e un'opposizione..." (da www.societacivile.it/blog/)

L'Alitalia è francese. Air France ha il 25% del capitale, primo azionista, unico con competenze nel settore, prossimo azionista di maggioranza (accetto scommesse). Berlusconi avrà la Legion d'Onore. Panetta, l'amministratore delegato di Air France, ha risparmiato qualche miliardo di euro rispetto all'offerta fatta a Prodi e ha 10.000 dipendenti licenziati in meno sul gobbo. E nessun concorrente sulla tratta Milano-Roma con la fusione di Alitalia con Air One.Chi paga il conto? Les italiens cocus. (da Beppegrillo.it)
E mentre oggi il tg5 ci ha raccontato che la CAI è partita senza problemi, a dimostrazione che l'unica cosa che vola alta in Italia è la disinformazione di massa, ecco cosa riporta invece l'agenzia ANSA :
Disagi e voli cancellati: partenza nel caos per la nuova compagnia. Assemblee e cortei negli scali.
- CANCELLAZIONI E RITARDI A MILANO. Undici voli cancellati a Linate ed una quindicina di voli in ritardo a Malpensa (con una sola partenza cancellata per motivi tecnici) per assemblee dei dipendenti della Sea che si sono tenute questa mattina tra le sette e le dieci negli aeroporti lombardi. La situazione sta ora tornando regolare.
- PROTESTE ANCHE A FIUMICINO. A Fiumicino corteo del sindacato di base SdL e proteste degli autisti di una cooperativa che fino a ieri ha gestito il trasferimento di piloti ed assistenti di volo da casa al posto di lavoro. Mentre cassintegrati e precari, come già ieri, hanno inscenato il "funerale" della compagnia, con bara e lumini.
- L'ALLEATO FRANCESE. "Air France domina i cieli europei", scrive oggi in prima pagina Le Figaro. Anche se l'accordo di alleanza con la nuova Alitalia poggia su "uno stretto rispetto dell'italianità", ricorda il presidente del gruppo franco-olandese, Jean-Cyril Spinetta, che dall'investimento si aspetta si aspetta "una forte redditività". (da ansa.it)

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