Costituzione della Repubblica Italiana
-Art. 11 = L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Attenzione, leggere bene: Art. 11 – “La Costituzione ripudia la guerra come “strumento di offesa alla libertà degli altri popoli” e come “mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Che vuol dire? Che l’Italia non deve mai, in nessun caso fare una guerra? No. Significa che l’Italia: 1) non può fare la guerra contro la libertà degli altri popoli (e non è il caso della Libia perchè anzi il popolo degli schiavi del Rais lotta per ottenere la libertà) e che 2) non può risolvere con la sua guerra le “controversie internazionali” cioè tra nazioni (e non è il caso della Libia perché qui si tratta di una sola nazione dove i poveri sudditi, stremati da 40 anni di violento regime, cercano una boccata di libertà). Credo che l’indifferenza comodista che si nasconde dietro una errata interpretazione della Costituzione debba essere ripudiata e che un dovere di solidarietà umana e politica, per tutti quelli che amano la libertà, dovrebbe far muovere chiunque, sia come Stato sia come gruppi armati volontari, in aiuto di chi soffre per la libertà contro i tiranni che la comprimono. Con la guerra? con ogni mezzo idoneo. Così è stato per gli USA in favore dell’Europa nella II Guerra mondiale. Non si tratta di “esportare” la democrazia con metodi violenti… ma dare un “aiuto” a chi lo chiede e che lotta per la libertà. Questo è il mio pensiero valido per ogni Resistenza alle tirannie del nazismo, del fascismo, del comunismo e perchè no? di Gheddafi. I serpenti vanno sempre schiacciati.
RispondiEliminaPer me bombardare vuol dire offendere, comunque
RispondiEliminail problema centrale è che a Gheddafi non gli si può leccare il culo il giorno prima e bombardarlo il giorno dopo; perchè quando Berlusconi ha firmato il trattato di amicizia, lo sapevano bene tutti che Gheddafi fosse un dittatore sanguinario, ma evidentemente fra loro c'erano molte affinità e interessi; non ci si doveva immischiare fin da subito col raìs libico, quindi se ora Berlusconi vuole bombardare .... vada lui con Piersilvio, La Russa e Gasparri, partano pure per la loro guerra personale , che a noi non riguarda.