- Pubblico di seguito la mail ricevuta da Beppe Scienza riguardo ad ALITALIA, ARGENTINA e ALTROCONSUMO
Poco prima di fine 2010 la Banca d'Italia ha consegnato i titoli di stato agli obbligazionisti Alitalia (e anche azionisti!), che avevano accettato questa specie di rimborso. In particolare circa 71 euro nominali di Ctz 31-12-2012 per ogni 100 delle vecchie obbligazioni. La quotazione in Borsa è stata immediata, smentendo così la tesi strampalata della stampa economica italiana e in particolare del settimanale il Mondo, secondo cui non si sarebbero potuti vendere fino alla scadenza.
Poche settimane prima si era conclusa anche la seconda offerta pubblica di scambio dell'Argentina, una riapertura di quella del 2005, a condizioni peggiori. E' stata una specie di ciambella di salvataggio lanciata a quei poveracci che l'avevano rifiutata, dando retta alla ditta Altroconsumo (presieduta da Paolo Martinello), alla Federconsumatori (responsabile per finanza e assicurazioni Francesco Avallone), alla para-bancaria Task Force Argentina (presidente Nicola Stock) ecc.
E' proprio vero che i risparmiatori italiani devo guardarsi anche dai loro sedicenti difensori e non solo dalle banche, assicurazioni e promotori.
Per maggiori dettagli si veda il mio articolo del 2-1-2011 per Cadoinpiedi.it (vedi: http://www.cadoinpiedi.it/2011/01/02/alitalia_altroconsumo.html ) e quelli su Repubblica: «Rimborsi obbligazioni Alitalia: il Tesoro fa il bel gesto, ma se ne scorda per un anno» (27-9-2010, Affari & Finanza p. 20) e «Quanto si è ripreso sui bond argentini» (22-11-2010, Affari & Finanza p. 20), scaricabili dall'indirizzo www.beppescienza.it.
"IL TFR NON VA IN PENSIONE"
E' il titolo della tavola rotonda organizzata, accogliendo una mia idea, dalla Fondazione CRT. L'iniziativa, che ovviamente giudico molto interessante, è aperta al pubblico e avrà luogo a Torino dalle ore 17 di mercoledì 19 gennaio 2010 in via XX Settembre 31. Sarà l'occasione per fare il punto sui motivi per cui la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani si è tenuta il TFR e/o il TFS, anziché affidarlo all'industria della previdenza integrativa. Seguirà una comunicazione più dettagliata la settimana prossima.
BUONI POSTALI INDICIZZATI ALL'INFLAZIONE
Anche per il mese di gennaio 2011 appare conveniente riscattare i buoni fruttiferi postali indicizzati all'inflazione del nuovo tipo e in particolare quelli di ottobre e novembre 2010 (serie J05 e J06) per passare a quelli in emissione. Restano infatti sostanzialmente valide e in parte rafforzate le valutazioni numeriche su tale concambio, nonché i confronti coi Btp-i e col TFR, del mio articolo «Buoni postali e inflazione, meglio cambiare» su Repubblica (13-12-2010, Affari & Finanza p. 26), anch'esso scaricabile da www.beppescienza.it.
Saluti,
Beppe Scienza
Università di TorinoDipartimento di Matematicavia Carlo Alberto 1010123 Torinotel. 011-670-2906fax 011-670-2878
Vorrei proporti scambio link dimmi se si può
RispondiEliminail mio blog è
http://bandb-italiani.blogspot.com/
grazie e ciao!
mi spiace, non faccio scambi a scopo pubblicitario.
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