Importante segnalazione dal sito dell'Italia dei valori:
"Il 6 e 7 giugno 2009 gli Italiani saranno chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europeo. Nella stessa data in tante province e comuni d’Italia si svolgeranno anche le elezioni amministrative. Entro la fine di giugno si dovrà svolgere anche il referendum elettorale. Buon senso vorrebbe che anche questa consultazione si svolgesse nella stessa data delle precedenti. Invece non sarà così, ma per volere della Lega e del Pdl gli Italiani dovranno votare per il referendum il 15 di Giugno. Il motivo? La Lega ha paura del referendum ......."
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Io penso che il problema del referendum non sia soltanto una questione di date, ma principalmente la regola su cui si regge, ovvero il "quorum". La disaffezione dei cittadini verso questa democratica istituzione purtroppo si è vista già da troppi anni, vuoi perchè se ne è fatto spesso abuso, vuoi per mancanza di adeguata informazione, vuoi per date appunto strategicamente piazzate per essere disertate. Ma se le questioni in campo sono lecite e importanti perchè dobbiamo sempre convivere con il dubbio dell'invalidazione e la conseguenza amara di buttare milioni di euro al vento? Basterebbe ELIMINARE IL QUORUM, come una normale votazione politica o amministrativa, allora sì che quelli contrari schioderebbero il culo per andare a votare e i risultati non sarebbero più falsati da questa incudine assurda, ma anzi più democraticamente corretti eliminando alla radice tutti i problemi. Perchè nessuno propone di cambiare questa regola??
RispondiEliminacinzia
Corretto fare il referendum in data a parte da altre votazioni perché nel referendum ha potere di voto anche il "non voto" per non raggiungere il quorum e far così cadere nel nulla il referendum stesso.
RispondiEliminaOttima la presa posizione della Lega.
Se parliamo dei soldi che si sarebbero potuti risparmiare: basta fare una leggina in Parlamento ma così la sinistra non avrebbe motivo di protesta.