
Il giorno 28 gennaio 2009 si svolgeva a Roma una manifestazione organizzata dall'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia a cui prendeva parte tra gli altri Antonio Di Pietro. Subito dopo la manifestazione, agenzie, media e giornali riportavano stralci del discorso di Antonio Di Pietro che venivano erroneamente e calluniosamente travisati come un offesa al Capo dello Stato.Sabato 31 gennaio il Presidente dell'Unione delle Camere Penali e avvocato di famiglia Berlusconi, Oreste Dominioni, denunciava Antonio Di Pietro per vilipendio al Capo dello Stato. Antonio Di Pietro nel suo discorso non ha mai offeso ne voluto offendere la dignità del Capo dello Stato, bensì criticare alcune scelte del suo operato. Il diritto di critica è sancito da un fondamentale articolo della nostra Costituzione: l'articolo 21.
Alle prossime elezioni, finalmente, posso votare qualc'uno che non sia solo il meno peggio ......... voterò Antonio Di Pietro perchè l'ho sentito urlare dal palco della Piazza contro i silenzi di Napolitano e a favore dei PM umiliati, perchè l'ho visto insieme ai lavoratori dell'ex Alitalia che protestavano contro un'operazione che andava contro tutte le regole del libero mercato, perchè è l'unico che dentro al Parlamento ha il coraggio di parlare di giustizia e di legalità e di sbattere in faccia a Berlusconi il vergognoso lodo Alfano, di cui Veltroni non parla mai.
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