giovedì 12 febbraio 2009

AVIS, attenzione alle e-mail fasulle "donazione urgente per bambino"


Sono socio AVIS a Pagliare del Tronto (AP) e invito all'attenzione di quanto segue:
Purtroppo ricorrono con sempre maggior frequenza e-mail o sms che denunciano la mancanza di sangue per un bambino. Assomigliano alle vecchie “catene di Sant’Antonio” e più o meno recitano così:
Giralo per cortesia: bimbo di 17 mesi necessita di sangue gruppo B+ per forma leucemia fulminante. Tel …………Gira l’sms (o l’e-mail) urgente”.
Ultimamente qualcuno arriva ad aggiungere che se non fai circolare o interrompi la catena “sei un vero bastardo”.


E’ importantissimo che tutti sappiano che questi appelli sono assolutamente fasulli, che nessun ospedale penserebbe mai ad un simile sistema per reperire donatori, che i danni che si arrecano allo stesso ospedale sono tali da bloccare addirittura tutte le linee del loro centralino, che la legge ha regolamentato in altro modo gli appelli per le emergenze e che di fronte all’emergenza nessuno mai si ricorrerebbe ad un donatore non preventivamente selezionato. Potremmo aggiungere altro ma ci preme soprattutto stigmatizzare questo modo cinico di cercare “divertimento” o passare il tempo a causare notevoli problemi.


Come ci si regola nei casi di emergenza? L’ospedale è tenuto, per legge, a operare nel seguente modo:




  • Fare appello agli ospedali limitrofi secondo un’organizzazione precisa.
    Rivolgersi, in caso di non completo approvvigionamento, ad un Centro Regionale di Coordinamento collegato a tutte le strutture ospedaliere regionali
    Qualora non riesca l’approvviginamento all’interno della regione il Centro di Coordinamento di quella stessa regione si rivolgerà ai Centri delle altre regioni italiane
    A supporto della emergenza ospedaliera corrono tutte le Associazioni Donatori con i loro donatori periodici e anche il Servizio Superiore della Sanità Come si può constatare, una organizzazione precisa, puntuale e che negli anni ha sempre risposto prontamente.


Nulla a che vedere con improvvisazioni dei singoli, con le telefonate e con le e-mail. E’ ora necessario, visto l’accelerazione nella frequenza di simili brutture, che tutti diffondano queste informazioni, perché tutti sappiano come funziona il sistema trasfusionale di fronte a una singola emergenza e si possa bloccare sul nascere qualsiasi catena e anche rispondere con cognizione a chi ancora dovesse inviare un simile appello.



Collaboriamo tutti a eliminare il rischio che molti agendo in buona fede e contattando l’ospedale trasformino un tentativo di generosità in un gravissimo disturbo all’attività di quell’ospedale. Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie. (articolo da avismi.it)

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