
Che cos'è e come si manifesta non sono in molti a saperlo, è come una vera e propria patologia legata agli ambienti di lavoro dipendente, e quando ti accorgi di esserne vittima vuol dire che ci sei già dentro fino al collo, e allora scopri che cosa vuol dire e che è una pratica purtroppo molto diffusa.In parole povere si è in presenza di mobbing quando un lavoratore dipendente ha un problemino con il datore di lavoro o con un diretto superiore (diverbio, lite, ferie non concesse, richiamo verbale riguardante l'operato ..... i casi possono essere molti) e magari il giorno dopo si trova spostato di mansione (spesso meno gratificante) senza motivazioni reali, oppure cambiato di turno, addirittura qualcuno viene degradato a fotocopiatore fisso senza dover fare altro; poi c'è il secondo passo, e cioè viene letteralmente marcato a uomo passo-passo rendendogli la vita impossibile facendo sì che anche i colleghi lo comincino ad isolare per non subirne di riflesso le conseguenze negative; e qui si noterà che l'80% delle persone preferisce tenersi alla larga piuttosto che essere solidali, mentre il 19% dei colleghi addirittura si presta al gioco del padrone facendo il doppio gioco, e l'un per cento che rimane direte voi? Beh' quello rappresenta l'unico amico vero che pochissimi fortunati possono vantare sul lavoro, ed è veramente raro.
In pratica il lavoratore viene messo in condizioni psicologiche terribili da sopportare fino al punto che si licenzia, solo i più forti di carattere riescono a reagire sopportando tutto questo e controbattendo colpo su colpo alle provocazioni stando attenti a non commettere errori come ad esempio mettere le mani in faccia a qualcuno che porterebbero al licenziamento diretto.
Io ho passato un periodo simile e vi assicuro che è tremendo, non avevo neanche voglia di svegliarmi la mattina per il pensiero di entrare nella fabbrica, poi tenendo duro è passato, un pò grazie a varie lotte personali un pò grazie al tempo che aiuta a sbiadire un pò tutto e un pò aspettando che i vari personaggi disonesti si occupassero di altro, il tutto senza dover ricorrere alla denuncia per fortuna, ma spesso sono stato sul punto di cedere a livello emotivo.In quei frangenti la cosa che mi ha fatto più male è stata l'indifferenza di molti colleghi e il doppio gioco dei sindacalisti cgil, cisl e uil che non hanno mosso un dito solo perchè avevo la tessera cobas.
L'ultima considerazione che bisogna fare è che in questi casi sono più fortunati gli operai come me che durante l'orario di lavoro possono bene o male dedicarsi alla propria linea di produzione, mentre immagino che se la passino più male gli impiegati che in ufficio open space non sanno come scrollarsi di dosso la pressione e gli sguardi addosso per otto interminabili ore.
La Legge proibisce tutto questo, la dignità sul posto di lavoro va rispettata, se un operaio fa qualcosa di sbagliato il datore può fare una lettera di richiamo alla quale l'operaio può fare ricorso ma nessuno ha il diritto di massacrare psicologicamente un'altro essere umano.
Ho visto che mi hai linkato, grazie.
RispondiEliminaOra t linko pure io...
ciao
innanzitutto caro max ti voglio ringraziare x aver posto il problema ma soprattutto per averlo posto nel modo giusto, cioè il punto di vista di tutti, operai e impiegati.
RispondiEliminaio vengo da una tremenda esperienza di mobbig scatenata (penso) da un diverbio avvenuto con la proprietà aziendale in occasione di una assemblea sindacale dove si discutevano importantissimi problemi .
Ad un certo punto mi sono trovato ad andare a lavorare con una automatica predisposizione all'autodifesa causata da continue vessazioni, disposizioni contraddittorie e tante altre angherie che mi hanno portato ad un crollo fisico che stava per costarmi molto caro per il quale ancora oggi subisco conseguenze .
Innanzi tutto vorrei sapere quanto potere deve avere su di te il tuo datore di lavoro?
fino a che punto può spingersi il suo controllo sulle tue opinioni al di fuori dell'ambito lavorativo?
Una volta ho sentito dire da un dirigente del personale FIAT in TV che il mobbing era una alternativa valida di fronte a licenziamenti di massa.
beh! io penso che provocare dolore morale sia grave quanto provocare dolore fisico, anche perchè spesso il primo porta al secondo.
Tornando alla mia storia devo dire che io mi sento di averla affrontata con molta più maturità dei superiori che me l'hanno fatta subire.
In questo sono stato molto aiutato dalle istituzioni preposte:
Azienda ospedaliera S.Omero,
Azienda ospedaliera San Benedetto del Tronto
Carabinieri della sezione di Porto D'Ascoli (AP).
Ora sembra che la situazione si sia calmata grazie alla mia presenza di spirito.
Invito chiunque si senta "mobato" a mantenere la calma, non aver paura di rivolgersi al proprio medico, ci sono leggi che ci tutelano al fine di non farci sentire in un baratro che ci può portare ai margini di questa società.
credo anche di averlo sperimentato, difficile da classificare, forse, ma sul lavoro è oltremodo facile che si creino delle situazioni di disagio altrui, ed è facile puntare sulla demolizione di chi non accetta di adeguarsi ma cerca di creare un clima collaborativo. E brutto a dirsi, le donne dirigenti sono quelle che più perpretano il mobbing, avvilendo la parte più femminile della propria personalità in una sorta di continua sfida con il potere maschile. Il giorno che ci sarà parità dei sessi vera, forse le donne non si vergogneranno di essere diverse dagli uomini e faranno della propria differenza caratteriale un plusvalore, e non un timore di debolezza.
RispondiEliminaOra ti linko anche io, è che in questi giorni sono stata incasinata.... arrivo!
Quattro anni fa ho vinto il mio superenalotto...sono andato in pensione... (copio il link del tuo blog)..., ...mandi mandi ...Loris....
RispondiEliminabeato te che ci sei arrivato, per me è un lontanissimo miraggio.
RispondiEliminati linko al più presto.
ciao.
Ciao amico mi fa sempre piacere sapere che quando passi dal mio blog lasci le tue tracce. Ritornando al discorso della mentalità della gente penso sia un lavoraccio inculcare cambiamenti ma noi ce la mettiamo tutta e più siamo meglio è. Meglio pochi che nessuno...ma la strada è tutta in salita perchè a molti fa comodo essere sudditi credendo di ricavarne vantaggi dai potenti... ciao ciao.
RispondiEliminaPurtroppo di gente che si rovina l'esistenza per il lavoro ce n'è tantissima...
RispondiEliminabahrabba.wordpress.com
Purtroppo di gente che si rovina l'esistenza per il lavoro ce n'è tantissima...
RispondiEliminabahrabba.wordpress.com
anche io ne sono stata "vittima"... eppure all'epoca (muovevo i primi massi nell'ambiente lavorativo) mi sentivo come un'aliena e pensare certe cose; purtroppo va detto che non se ne parla in modo appropriato e quanto si dovrebbe sempre per le stesse ragioni... per interesse (dei datori di lavoro), mancanza di cultura (della gente), insensibilità (delle autorità)...
RispondiEliminaalla prossima... che ne dici potrebbe interessarti un link reciproco?