lunedì 14 gennaio 2008

FONDI PENSIONISTICI, non è tutto a posto però non se ne parla più

Dopo l'entrata in vigore della riforma del TFR ci sono molti datori di lavoro che non si stanno comportando bene (soprattutto nelle piccole fabbrichette dove non c'è il sindacato interno).
A questo riguardo ho inviato questa e-mail alla casella di posta del Ministro Damiano (capo.gabinetto@lavoro.gov.it):

"Spett/le Ministro Damiano,voglio denunciare un problema che stiamo riscontrando sempre più spesso: i datori di lavoro delle fabbriche più piccole (dove non ci sono i sindacati interni e dove c'è a malapena la paga a fine mese) non versano regolarmente i contributi (tra l'altro trattenuti in busta paga ogni mese) e le quote tfr relative degli iscritti ai fondi pensione di categoria, al che i fondi stessi hanno inviato le relative comunicazioni di sollecito. Ho contattato il fondo in questione che mi ha detto che i casi purtroppo sono molti, poi mi ha detto anche nel caso necessiti un'azione legale non è il fondo a rivalersi sul datore di lavoro ma è l'operaio a dover fare una vertenza tramite sindacato. Avete fatto questa riforma del tfr inducendoci ad una scelta "quasi obbligata" verso i fondi di categoria per poter avere uno straccio di pensione decente, e noi l'abbiamo accolta con la sicurezza che i fondi avessero provveduto direttamente a riscuotere tali contributi, invece ora ci troviamo con una categoria dei piccoli imprenditori che se ne frega altamente di rispettare le regole, ci trattiene i soldi dalle buste paga e dopo otto mesi ancora non versano, o versano in ritardo , lasciando a noi stessi l'onere di convincerli a pagare oppure a denunciare.
Avete fatto la riforma? Ora dovete controllare che venga rispettata! Ma dovete farlo voi! Voi direte come? Vi do io una soluzione semplice semplice ed efficace:

1- mandare una circolare ministeriale a tutti i fondi pensione dove si ordina di mandare tutti i nominativi dei datori di lavoro insolventi (con la distinta dei contributi non versati e relative date dalle quali vanno calcolati gli interessi mancati) ad una banca dati che nel frattempo creerete facilmente con i potenti mezzi multimediali che avete a disposizione.

2- far partire delle multe con il timbro dello stato dell'entità dei contributi mancati + interessi + eventuale sanzione amministrativa.

3- incassare il pagamento (trattenendo la sanzione) e girare automaticamente i contributi + gli interessi verso il fondo che provvederà a reintegrarli sulla posizione individuale del lavoratore.

Tutto ciò sarà fatto via internet semplicemente costruendo un sito governativo apposito, ormai pagamenti e bonifici vari viaggiano sulla rete senza problemi, si tratta solo di voler risolvere le cose.
Inoltre il Governo, da questa operazione di servizio, incasserebbe il gettito delle sanzioni dei datori di lavoro insolventi.
Concludo dicendo che le situazioni regolari si registrano solo nelle fabbriche medio grandi, vi dovete rendere conto che invece quelle piccole o nelle aziende con due o tre operai non è cosi, non potete lasciare la patata bollente a noi".

Ho già fatto due invii, e continuerò a farne, ma dubito di ricevere una risposta di qualche genere, perché la politica è troppo lontana da noi quando ci serve, mentre si avvicina molto quando deve racimolare voti.

12 commenti:

  1. Ciao. Ci scambiamo i link?
    Io ti ho già linkato
    p.s. sono il padre di gianluca (revolution)
    Ciao!

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  2. ti linko anche io molto volentieri...
    ciaociao

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  3. Ciao hai commentato nel mio blog spero di riuscire a linkarti pure io, non sono tanto pratica.
    Io sono stata assunta di recente da poste italiane, ma un ex sindacalista mi ha vivamente consigliato di lasciare il tfr in azienda.

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  4. se lo statuto del vostro fondo di categoria ha delle buone condizioni io direi che delle poste ci si può fidare, io lavoro in una fabbrica abbastanza grossa del settore gomma e ho aderito al fondogommaplastica senza problemi, mentre la mia compagna lavora in una fabbrica confezioni piccola ed ecco i problemi citati nel post, non sono i fondi ad essere sbagliati, sono certi imprenditorucoli ad essere disonesti.
    ciao.

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  5. Grazie del consiglio e grazie per avermi linkato.
    A presto

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  6. Non consegniamo il nostro TFR alla speculazione finanziaria! Invece di lottare per una pensione dignitosa, i sindacati di Stato (CGIL-CISL-UIL) si sono messi in affari...

    cittadinoqq grazie della visita, io devo ancora inserire i link...

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  7. ti ho linkato.

    Scusa il ritardo
    http://al-mondo.blogspot.com

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  8. Siamo dei poveri “stronzi” nelle mani di un padrino che organizza il nostro destino: lo Stato. Sono desolato...se fai l'operaio ti pagano poco, male e se provi a ribellarti ci rimetti di tasca tua per pagarti un avvocato. Se sei autonomo (come me) è peggio: lo Stato è assente e si presenta solo per estorcerti denaro con qualsiasi scusa. Allora mi spiegassero Loro come facciamo a campare....se è vero che siamo esseri umani!

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  9. Grazie dei consigli per i link domani o domenica provo a sistemare il discorso.
    Per quanto riguarda Mastella...quando l' ho saputo ho goduto l' ha scapolata con De Magistris, ma qualcuno lo ha inchiappettato da un altra parte..e poi questo vittimismo proprio non lo sopporto; "Povera moglie agli arresti domiciliari, che scempio, che vergogna, che mancanza di rispetto!"....Ma andate a cagare a me non ha chiesto scusa nessuno a dicembre quando lo stato si e' fregato 730 euro di conguaglio fiscale (praticamente quasi tutta la mia busta paga) ..ho passato un natale di merda. Invece Valentino Rossi a patteggiato la mora col fisco, CHE SCHIFO!
    Come ministro di Grazia e Giustizia vorrei Di Pietro. Te che ne pensi?

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  10. Il mondo politico continua a sottovalutare la nostra rabbia, il nostro disagio, ma sono convinti solo loro.
    Di Pietro? sarebbe sicuramente meglio di Mastella, almeno è stato l'unico ad appoggiare De Magistris, però arrivati a questo punto non so più se esista qualcuno su cui fare affidamento.
    ciao a tutti.

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